ARTICOLI RIGUARDO ABUSI DENTRO LA CHIESA CATTOLICA

sabato 18 aprile 2009

DON LUIGI VILLA SU PAPA PAOLO VI

Il Reverendo don LUIGI VILLA ha pubblicato un interessante volume sulla figura del Papa Paolo VI (Paolo VI, beato?), tenuto conto delle iniziative che vorrebbero condurre questo Pontefice alle glorie dell'altare.
In questi tempi in cui le beatificazioni abbondano, non stupisce che ci possano essere delle divergenze circa l'opportunità e la correttezza della beatificazione di qualcuno. Ci viene in mente l'esempio clamoroso della pratica di beatificazione di Isabella di Castiglia, ancora bloccata dalle pressioni contrarie esercitate dagli Ebrei e dai loro amici in seno alla Chiesa. Se le pressioni dei non cristiani possono influire sulla beatificazione di una regina cattolicissima morta alcuni secoli fa, le divergenze dei cristiani sulla beatificazione di un Papa contemporaneo ci sembrano piú che legittime; solo che in questo caso la questione è molto piú complessa, visto che Paolo VI fu il Papa del Concilio e delle conseguenze da questo generate.
Se l'albero si riconosce dai suoi frutti, chi potrebbe negare i veneficii del postconcilio? E di chi la colpa se non di colui che ha coltivato l'albero venefico?
Chi vorrebbe beatificare Paolo VI si appella alle sue presunte qualità morali, illudendosi di distogliere l'attenzione dalle sue reali intenzioni, che don Luigi Villa ben individua dicendo che si tratta di una «manovra di portare sugli altari i due Papi del Vaticano II, affinché, cosí, sarebbe risultato evidente la "soprannaturalità" del Vaticano II e, conseguentemente, di questa "Nuova Chiesa" con le sue "Riforme"…».
L'Autore delinea la figura di Paolo VI presentando una mole considerevole di sue dichiarazioni, dalle quali si evince ampiamente che questo Papa fu mosso da istanze di ordine mondano, secondo un orientamento in cui i presunti diritti umani tenevano il primo posto rispetto ai legittimi diritti divini.
La buona fede, la sincerità o l'onestà intellettuale di Paolo VI, al secolo Giovanni Battista Montini, possono anche ritenersi indiscusse, e che si sia trattato di una brava persona è anche ben possibile, ma non si beatifica qualcuno solo perché è una brava persona, soprattutto trattandosi di un Papa che ha retto le sorti temporali della Santa Chiesa con tanta determinazione e con le conseguenze che sono sotto gli occhi di tutti.
Semmai, occorre valutare con profonda attenzione se la sua buona fede non sfociasse nell'incoscienza, se la sua sincerità non attenesse alla faciloneria e se la sua onestà intellettuale non si fondasse su una formazione culturale tutta umana e tutta volta ai richiami di "questo mondo", come testimonia il famoso aneddoto delle novanta casse di libri che lo seguivano ovunque.
D'altronde, non è risaputo che le strade dell'Inferno sono lastricate di buone intenzioni?
Negli otto capitoli che compongono il libro, don Luigi Villa presenta i convincimenti di questo Papa circa: La Sua "Nuova Religione"; La Sua "apertura al Mondo"; la Sua "apertura al Modernismo"; La Sua "apertura alla Massoneria"; La Sua "apertura" alla "Democrazia Universale"; La Sua "tolleranza e complicità"; La Sua "apertura al Comunismo"; La Sua "Messa Ecumenica"; delineando la figura di un uomo che aveva piú fiducia negli errori degli uomini che nella Onniscienza di Dio.
Si potrebbe obiettare che le dichiarazioni siano state scelte con lo scopo preciso di comporre un quadro negativo, ma molte di esse sono cosí chiaramente indicative di una concezione errata della Religione e della Dottrina che non basterebbero interi libri a favore per capovolgere il giudizio negativo che si può portare su questo Papa e sul suo pontificato; e lo stesso don Luigi Villa precisa che non ha preteso «…di aver fatto una analisi esaustiva di tutta l'opera di Paolo VI. Ma le Sue citazioni che presento non possono avere certamente un significato differente da quello che contengono; per cui, il presentare altri suoi testi differenti, non possono che convalidare la "mens" di questo "Amleto", ossia della "doppia faccia" di Paolo VI! Comunque, il lettore onesto troverà che i nostri scritti riproducono la Sua vera "mentalità" dominante, e cosí profondamente radicata in Lui da avere disastrosamente ispirato tutta la Sua pastorale e il Suo Magistero!»
Fra le tante dichiarazioni riportate ne segnaliamo alcune particolarmente indicative.
«…Noi, pure noi non piú di ogni altro, noi abbiamo il culto dell'uomo! …La religione del Dio che si è fatto uomo si è incontrata con la religione dell'uomo che si è fatto Dio.…»
«Una corrente d'amore e d'ammirazione ha debordato dal Concilio sul mondo umano moderno… I suoi valori sono stati non solo rispettati, ma onorati; i suoi sforzi sostenuti; le sue aspirazioni purificate e benedette.»
«Noi abbiamo fiducia nella ragione umana… bisognerà che, un giorno, la ragione sia l'ultima parola!»
«Una pace che non risulta dal culto vero dell'uomo, non è essa stessa una pace!»
«Cosa esprime, dunque, questa coscienza con tale energia? I “Diritti dell'Uomo”! La coscienza dell'umanità diviene sempre piú forte. Gli uomini ritrovano questa parte inalienabile di sé stessi che li tiene uniti: l'umano nell'uomo!»
«Questo aspetto dell'Organizzazione delle Nazioni Unite è il piú bello: è il suo vero umano piú autentico. È l'ideale dell'umanità pellegrina del tempo; è la speranza migliore del mondo; è il riflesso - osiamo dire! - del disegno trascendente e amoroso di Dio circa il progresso del consorzio umano sulla terra; un riflesso dove scorgiamo il messaggio evangelico da celeste farsi terrestre.»

Ce n'é abbastanza per comprendere che ci troviamo al cospetto di un Papa che era piú versato in sociologia politica che in religione; un Papa che faceva confusione nel soprannaturale, scambiando le chimere di Satana con le certezze di Dio: è da qui che si può facilmente comprendere la sua continua "doppiezza", quasi un inevitabile riflesso del conflitto interiore che lo possedeva: da un lato i suoi incontrollabili richiami viscerali di tipo umanistico e vitalistico, dall'altro i suoi freni intellettivi derivati dall'educazione religiosa; conflitto che non trovava equilibrio in una intellettualità chiaramente informata dalla sana dottrina, intellettualità che mancava a questo personaggio tanto vincolato ai richiami delle passioni e della parte piú istintiva della coscienza.
Don Luigi Villa, giustamente, sottolinea la enormità di un Papa che dopo aver giurato solennemente, all'atto della sua incoronazione, di nihil de traditione quod a probatissimis prædecessoribus meis servandum reperi, diminuere vel mutare, aut aliquam novitatem admittere; sed ferventer, ut vere eorum discipulus sequipeda, totis viribus meis conatibusque tradita conservare ac venerari, (non diminuire o cambiare niente di quanto trovai conservato dai miei probatissimi antecessori, e di non ammettere qualsiasi novità, ma di conservare e di venerare con fervore, come vero loro discepolo e successore, con tutte le mie forze e con ogni impegno, ciò che fu tramandato), si sia scientemente e caparbiamente fatto strumento dell'esatto contrario, attuando «una chiara e spudorata ribellione alla dottrina della Chiesa cattolica precedente… Perciò, c'è davvero da tremare per la salvezza dell'anima di Paolo VI… Un Paolo VI, cioé, che ha tradito Cristo, la Chiesa, la Storia!».

Il libro, corredato da molte illustrazioni, costituisce un documento che non dovrebbe mancare in casa di ogni buon cattolico e che meriterebbe di essere letto, principalmente, da tutti coloro che ritengono che la Chiesa postconciliare segua ancora il solco della Tradizione (se ne potrebbe regalare una copia agli amici e al parroco, per esempio).
Il Reverendo don Luigi Villa ha condotto un lungo lavoro di ricerca e di documentazione prima di giungere alla stesura definitiva del libro; e questo suo lavoro avrebbe potuto permettergli di compilare molti volumi, anziché uno solo; ma bene ha fatto a limitarsi a presentare un testo conciso e scorrevole, di facile lettura, con i passi ben evidenziati, cosí da permettere a tutti di seguirlo, e di cogliere soprattutto il reale volto di Papa Montini.
C'è da augurarsi che nel corso della causa di beatificazione, l'Avvocato del Diavolo tenga nel giusto conto le osservazioni addotte in questo libro; sempre che, nel frattempo, i "fumi di Satana", come diceva lo stesso Paolo VI, non abbiano già prodotto tanto danno da far sí che la canonizzazione del Papa che, insieme al suo predecessore, ha prodotto tanto danno alla Tradizione, alla Dottrina e alla vita della Santa Chiesa, non si consumi anch'essa a gloria di "questo mondo".

[Sac. Luigi Villa, Paolo VI beato?, Editrice Civiltà, Brescia, 1998; pp. 285, £ 20.000 - Il volume si può richiedere a: Operaie di Maria Immacolata, Editrice Civiltà, via Galileo Galilei, 121 - 25123 Brescia - tel. e fax 030-3700003.]

(6/1998)


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Le infiltrazioni massoniche in Vaticano

Le infiltrazioni massoniche in Vaticano sono l’oggetto di una ricerca
condotta per oltre cinquant’anni da un battagliero sacerdote di
Brescia, don Luigi Villa. Attraverso la sua piccola Editrice Civiltà e
il suo periodico “Chiesa Viva”, don Villa ha scritto libri dedicati
alla massoneria a Giovanni XXIII e a Paolo VI.
Ferruccio Pinotti nel suo “Fratelli d’Italia” racconta di aver
incontrato don Villa nella casa in cui vive a Brescia. Racconta come
l’anziano sacerdote svolge un’incessante ricerca sui fenomeni
degenerativi della Chiesa, documentando scrupolosamente quella che
secondo lui è un’infiltrazione sistematica della libera muratoria
dentro il Vaticano. Don Villa è convinto che Papa Giovanni XXIII fosse
vicino alla massoneria (in particolare Papa Roncalli avrebbe avuto
contatti con la massoneria marinista e con i Rosacroce – gruppo
massonico di ricerca filosofica – durante la sua esperienza come
diplomatico della Santa Sede).
Il Gran Maestro del Grande Oriente Virgilio Gaito, in un’intervista
del 1994 concessa a Fabio Andriola, affermava : “Si dice che Giovanni
XXIII sia stato iniziato alla massoneria quando era nunzio a Parigi”.
“Pare che Papa Giovanni XXIII sia stato iniziato a Parigi ed abbia
partecipato ai lavori delle Officine di Istanbul”. La lista dei
contatti di Roncalli con la massoneria è lunga e qui mi limito a
riportare gli incontri più significativi.
Don Villa è assolutamente certo che Papa Paolo VI appartenesse alla
Massoneria. Nel suo libro "Paolo VI beato?" don Villa cita a sostegno
della sua tesi molte prove rinvenibili nelle posizioni moderniste e
laiche assunte da Montini nel corso del suo papato e del Concilio
Vaticano II. Montini ebbe rapporti con discussi esponenti della
massoneria. In particolare, quando resse come cardinale la diocesi di
Milano aveva conosciuto un rampante finanziare siciliano: Michele
Sindona. Divenuto Papa il 21 giugno 1963 Montini chiamò Sindona a Roma
e gli affidò una consulenza per lo Ior, chiedendogli di modernizzare
la banca. All’epoca Sindona era in grande ascesa, faceva affari con
Nixon, aveva rapporti con l’amministrazione americana, con il capo
della Cia e con importanti esponenti della Democrazia Cristiana. Nel
1968 Paolo VI chiamò allo Ior monsignor Marcinkus, che era stato sua
guardia del corpo e che poi tesserà i rapporti con Sindona e con
Calvi.
Nel 1972 il Vaticano attraverso lo Ior, cedete la Banca Cattolica del
Veneto al Banco Ambrosiano di Roberto Calvi, allora in un momento di
forte espansione. Fu un’operazione che irritò profondamente il
patriarca di Venezia il cardinale Albino Lucani, futuro successore di
Paolo VI. Un anno prima, nel 1971 Roberto Calvi e Marcinkus avevano
fondato – con il supporto di Sindona- la Cisalpine Overseas Bank, a
Nassau nelle Bahamas. Una realtà che servì per coprire speculazioni
immobiliari fraudolente e riciclaggio di denaro di dubbia provenienza.
Montini ebbe modo di conoscere anche Licio Gelli. Nel 1965, durante il
pontificato di Paolo VI gli venne riconosciuta dal Vaticano la nomina
a commendatore Equitem Ordinis Sancti Silvestri Papae.
Ci sono alcuni gesti e azioni di secolarizzazione della Chiesa
avvenute proprio sotto il pontificato di Paolo VI, e pare non dettati
dall’onda delle contestazioni giovani che il periodo storico stava
attraversando ma grazie soprattutto alla vicinanza del Pontefice alla
società segreta. Gesti simbolici come la deposizione della “tiara” –
simbolo del triregno -. L’introduzione di leggi in sintonia con parte
della massoneria come il divorzio e l’aborto non hanno incontrato dure
opposizioni rispetto a quelle paragonabili dei papati di Wojtyla e
Ratzinger.
Il 12 settembre 1978 il settimanale “Op” diretto da Mino Pecorelli
giornalista iscritto alla P2 e poi assassinato pubblicò in un articolo
dal titolo "La Grande Loggia Vaticana" un elenco di ben 121 nominativi
di esponenti vaticani e di alti prelati indicati quali affiliati alla
massoneria. L’elenco faceva impressione: comprendeva Villot, monsignor
Agostino Casaroli, ministro degli Esteri del Vaticano, il cardinal Ugo
Poletti vicario di Roma, il cardinale Sebastiano Baggio, Marcikus,
monsignor Donato De Bonis dello Ior, Don Virgilio Levi il
vicedirettore dell’Osservatorio Romano, padre Roberto Tucci, il
direttore della Radio Vaticana, monsignor Pasquale Macchi, segretario
di Paolo VI. Potenti massoni secondo il sacerdote Villa, sarebbero
stati inoltre influenti collaboratori di Montini.
Un Papa invece che cercò di osteggiare la massoneria fu Papa Lucani:
per lui la massoneria incarnava il nemico di Roma. Pur intuendo che il
suo amato predecessore Montini avesse aperto le porte delle Mura
leonine a una schiera di piduisti – Gelli, Ortolani, Sindona, Calvi –
era contrarissimo a quell’insana commistione rivolta soltanto al
profitto. Don Villa è convinto che Papa Lucani, il Papa dei 33 giorni
(il 33 è un numero simbolico per tutti i massoni) volesse fare pulizia
all’interno del Vaticano, avendo individuato la forte presenza della
setta segreta. E questa sarebbe stata la causa della sua improvvisa
morte.
I documenti proposti dal sacerdote Villa sono stati spesso censurati
dai giornali. Denuncie ai suoi danni? Nessuna. Però sembra che sia
stato oggetto di diversi attentati e aggressioni una delle quali a
Parigi dove si trovava a indagare proprio su alcuni cardinali in odore
di grembiulino massonico. Ma don Villa tira dritto per la sua strada.
Arcivescovi, cardinali, rettori di atenei pontifici: secondo il
sacerdote la massoneria avrebbe pianificato, anno dopo anno la sua
infiltrazione ai massimi livelli della gerarchia ecclesiastica
arrivando infine a circondare il Soglio di Pietro.
Villa non fa sconti neanche ai politici. “Che Berlusconi facesse parte
della P2 è cosa nota. Oggi lui può anche dire che è in “sonno” che è
un massone “dormiente” ma obbedisce a quegli interessi: quando uno è
dentro non scappa più. Anche Prodi è massone, solo che appartiene al
circolo degli Illuminati”. Pochi si salvano dalla “caccia” del
sacerdote coraggioso. La sua conclusione è amara, ma battagliera: “La
massoneria ha in mano la Chiesa e lo Stato. Ma il loro punto debole è
la superbia. Prima o poi i loro giochi di potere verranno alla luce”.


Le infiltrazioni massoniche in Vaticano sono l’oggetto di una ricerca
condotta per oltre cinquant’anni da un battagliero sacerdote di
Brescia, don Luigi Villa. Attraverso la sua piccola Editrice Civiltà e
il suo periodico “Chiesa Viva”, don Villa ha scritto libri dedicati
alla massoneria a Giovanni XXIII e a Paolo VI.
Ferruccio Pinotti nel suo “Fratelli d’Italia” racconta di aver
incontrato don Villa nella casa in cui vive a Brescia. Racconta come
l’anziano sacerdote svolge un’incessante ricerca sui fenomeni
degenerativi della Chiesa, documentando scrupolosamente quella che
secondo lui è un’infiltrazione sistematica della libera muratoria
dentro il Vaticano. Don Villa è convinto che Papa Giovanni XXIII fosse
vicino alla massoneria (in particolare Papa Roncalli avrebbe avuto
contatti con la massoneria marinista e con i Rosacroce – gruppo
massonico di ricerca filosofica – durante la sua esperienza come
diplomatico della Santa Sede).
Il Gran Maestro del Grande Oriente Virgilio Gaito, in un’intervista
del 1994 concessa a Fabio Andriola, affermava : “Si dice che Giovanni
XXIII sia stato iniziato alla massoneria quando era nunzio a Parigi”.
“Pare che Papa Giovanni XXIII sia stato iniziato a Parigi ed abbia
partecipato ai lavori delle Officine di Istanbul”. La lista dei
contatti di Roncalli con la massoneria è lunga e qui mi limito a
riportare gli incontri più significativi.
Don Villa è assolutamente certo che Papa Paolo VI appartenesse alla
Massoneria. Nel suo libro "Paolo VI beato?" don Villa cita a sostegno
della sua tesi molte prove rinvenibili nelle posizioni moderniste e
laiche assunte da Montini nel corso del suo papato e del Concilio
Vaticano II. Montini ebbe rapporti con discussi esponenti della
massoneria. In particolare, quando resse come cardinale la diocesi di
Milano aveva conosciuto un rampante finanziare siciliano: Michele
Sindona. Divenuto Papa il 21 giugno 1963 Montini chiamò Sindona a Roma
e gli affidò una consulenza per lo Ior, chiedendogli di modernizzare
la banca. All’epoca Sindona era in grande ascesa, faceva affari con
Nixon, aveva rapporti con l’amministrazione americana, con il capo
della Cia e con importanti esponenti della Democrazia Cristiana. Nel
1968 Paolo VI chiamò allo Ior monsignor Marcinkus, che era stato sua
guardia del corpo e che poi tesserà i rapporti con Sindona e con
Calvi.
Nel 1972 il Vaticano attraverso lo Ior, cedete la Banca Cattolica del
Veneto al Banco Ambrosiano di Roberto Calvi, allora in un momento di
forte espansione. Fu un’operazione che irritò profondamente il
patriarca di Venezia il cardinale Albino Lucani, futuro successore di
Paolo VI. Un anno prima, nel 1971 Roberto Calvi e Marcinkus avevano
fondato – con il supporto di Sindona- la Cisalpine Overseas Bank, a
Nassau nelle Bahamas. Una realtà che servì per coprire speculazioni
immobiliari fraudolente e riciclaggio di denaro di dubbia provenienza.
Montini ebbe modo di conoscere anche Licio Gelli. Nel 1965, durante il
pontificato di Paolo VI gli venne riconosciuta dal Vaticano la nomina
a commendatore Equitem Ordinis Sancti Silvestri Papae.
Ci sono alcuni gesti e azioni di secolarizzazione della Chiesa
avvenute proprio sotto il pontificato di Paolo VI, e pare non dettati
dall’onda delle contestazioni giovani che il periodo storico stava
attraversando ma grazie soprattutto alla vicinanza del Pontefice alla
società segreta. Gesti simbolici come la deposizione della “tiara” –
simbolo del triregno -. L’introduzione di leggi in sintonia con parte
della massoneria come il divorzio e l’aborto non hanno incontrato dure
opposizioni rispetto a quelle paragonabili dei papati di Wojtyla e
Ratzinger.
Il 12 settembre 1978 il settimanale “Op” diretto da Mino Pecorelli
giornalista iscritto alla P2 e poi assassinato pubblicò in un articolo
dal titolo "La Grande Loggia Vaticana" un elenco di ben 121 nominativi
di esponenti vaticani e di alti prelati indicati quali affiliati alla
massoneria. L’elenco faceva impressione: comprendeva Villot, monsignor
Agostino Casaroli, ministro degli Esteri del Vaticano, il cardinal Ugo
Poletti vicario di Roma, il cardinale Sebastiano Baggio, Marcikus,
monsignor Donato De Bonis dello Ior, Don Virgilio Levi il
vicedirettore dell’Osservatorio Romano, padre Roberto Tucci, il
direttore della Radio Vaticana, monsignor Pasquale Macchi, segretario
di Paolo VI. Potenti massoni secondo il sacerdote Villa, sarebbero
stati inoltre influenti collaboratori di Montini.
Un Papa invece che cercò di osteggiare la massoneria fu Papa Lucani:
per lui la massoneria incarnava il nemico di Roma. Pur intuendo che il
suo amato predecessore Montini avesse aperto le porte delle Mura
leonine a una schiera di piduisti – Gelli, Ortolani, Sindona, Calvi –
era contrarissimo a quell’insana commistione rivolta soltanto al
profitto. Don Villa è convinto che Papa Lucani, il Papa dei 33 giorni
(il 33 è un numero simbolico per tutti i massoni) volesse fare pulizia
all’interno del Vaticano, avendo individuato la forte presenza della
setta segreta. E questa sarebbe stata la causa della sua improvvisa
morte.
I documenti proposti dal sacerdote Villa sono stati spesso censurati
dai giornali. Denuncie ai suoi danni? Nessuna. Però sembra che sia
stato oggetto di diversi attentati e aggressioni una delle quali a
Parigi dove si trovava a indagare proprio su alcuni cardinali in odore
di grembiulino massonico. Ma don Villa tira dritto per la sua strada.
Arcivescovi, cardinali, rettori di atenei pontifici: secondo il
sacerdote la massoneria avrebbe pianificato, anno dopo anno la sua
infiltrazione ai massimi livelli della gerarchia ecclesiastica
arrivando infine a circondare il Soglio di Pietro.
Villa non fa sconti neanche ai politici. “Che Berlusconi facesse parte
della P2 è cosa nota. Oggi lui può anche dire che è in “sonno” che è
un massone “dormiente” ma obbedisce a quegli interessi: quando uno è
dentro non scappa più. Anche Prodi è massone, solo che appartiene al
circolo degli Illuminati”. Pochi si salvano dalla “caccia” del
sacerdote coraggioso. La sua conclusione è amara, ma battagliera: “La
massoneria ha in mano la Chiesa e lo Stato. Ma il loro punto debole è
la superbia. Prima o poi i loro giochi di potere verranno alla luce”.



http://nikocore.blogspot.com/2008/01/fratelli-ditalia-parte-seconda-l...

«Ecco i nomi dei Vescovi massoni»

Dai documenti di don Luigi Villa un’inquietante contaminazione
all’interno della Chiesa cattolica

Le tonache con il “grembiulino”


Le accuse di un vecchio
prete lombardo: «Ecco i nomi dei Vescovi massoni»


di Giorgio Del Re


Il mondo è governato da tutt’altri personaggi che neppure immaginano
coloro il cui occhio non giunge dietro le quinte. (Benjamin Disraeli,
primo ministro britannico) Ieri abbiamo visto come l’Islam, troppo
superficialmente etichettato dai mass-media come religione
“tradizionale” e fanaticamente avversa all’ideologia moderna
occidentale (e quindi illuminista e materialista), sia in realtà
infiltrato da importanti esponenti e seguaci di un determinato tipo di
massoneria.


Oggi, saccheggiando a piene mani dall’enorme documentazione messa a
disposizione dei lettori dal battagliero don Luigi Villa attraverso la
sua casa editrice (Civiltà) e il suo periodico Chiesa viva (Via
Galileo Galilei 121, Brescia, telefono e fax: 030 - 3700003),
affrontiamo lo spinosissimo problema delle infiltrazioni massoniche in
seno alla Chiesa cattolica.
Ci occuperemo soprattutto di due volumi e di un opuscoletto scritti da
don Villa.
Trattasi di due libri dedicati alla controversa figura di papa Paolo
VI e di un pamphlet da poco uscito dal titolo Una nomina scandalo!,
dedicata alla recentissima nomina di monsignor Francesco Marchisano a
Vicario generale dello Stato del Vaticano e arciprete della Basilica
Vaticana. Il quale Marchisano, stando ai documenti pubblicati dal
sacerdote lombardo, sarebbe un importante massone, da quarant’anni
impegnato a sostenere la lotta della setta massonica contro il suo
nemico storico: la Chiesa cattolica. E, secondo don Villa, Marchisano
non sarebbe l’unico prelato massonico operante nelle stanze vaticane,
come vedremo.


ANTEFATTO: AGOSTO 1976 E LA LOGGIA DI SAN PIETRO - Ma prima di entrare
nella strettissima attualità, bisogna fare qualche passo indietro nel
tempo e risalire all’estate del 1976 e precisamente al mese di agosto
di quell’anno, quando il settimanale Panorama (ben diverso
dall’attuale, impegnato soprattutto a raccontare aneddoti
tradizionalmente consoni ai settimanali scandalistici femminili)
pubblica l’elenco, preparato dal giornalista Mino Pecorelli per il suo
periodico Op, di cardinali, vescovi ed alti prelati cattolici
affiliati alla massoneria. Pur definendolo inattendibile (ma don Villa
la pensa diversamente), il commento di Panorama alla pubblicazione
dell’elenco della Gran Loggia vaticana riassume in poche righe quello
che don Villa ha scoperto leggendo decine di migliaia di documenti
riservati, di discorsi pubblici e interni alla Chiesa, di articoli di
riviste di mezzo mondo: ovvero, che la massoneria, grazie alla spinta
favorevole del Concilio Vaticano II, ha raggiunto i vertici della
Chiesa cattolica ed è vicinissima alla vittoria contro il suo nemico
secolare. Scrisse infatti Panorama nel numero del 10 agosto 1976: «Se
l’elenco fosse autentico, la Chiesa sarebbe in mano ai massoni. Paolo
Vi ne sarebbe addirittura circondato. Anzi, sarebbero stati loro a
fargli da grandi elettori e poi a pilotarlo nelle più importanti
decisioni prese durante questi 13 anni di pontificato. E, prima
ancora, sarebbero stati loro a spingere il Concilio Vaticano II sulla
strada delle riforme». Le riforme, appunto: da quella liturgica a
quella dei Seminari, giudicata perniciosa da don Villa e da molti
altri sacerdoti e prelati che hanno preferito non esporsi. Don Luigi
non è un lefebvriano e neppure un sedevacantista , le posizioni
tradizionaliste ed anticonciliari provengono quindi dall’interno della
stessa Chiesa, a rappresentare, forse, l’estremo tentativo, l’ultima
battaglia contro il demone della sovversione e della
scristianizzazione che ammorba da anni i corridoi vaticani, tanto da
far dire a suo tempo (era il 1972) dallo stesso Paolo VI una frase
simbolicamente drammatica: «Da qualche fessura è entrato il fumo di
Satana nel Tempio di Dio».


IL FUMO DI SATANA NEL TEMPIO DI DIO - Don Villa, nel libro Paolo VI
beato?, dimostra che l’elenco della Gran Loggia vaticana è veritiero.
I nomi in esso contenuti dovrebbero far rabbrividire qualsiasi fedele
alla parola di Cristo. Sarebbero stati massoni, infatti, quindi nemici
mortali della Chiesa, vicinissimi e potenti collaboratori di papa
Montini. Ne citiamo alcuni: monsignor Pasquale Macchi, segretario
personale del pontefice (lo ritroveremo più avanti); il cardinale Jean
Villot, segretario di Stato di Paolo VI, di Giovanni Paolo I e di
Giovanni Paolo II, fino alla morte avvenuta nel 1979; il cardinale
Agostino Casaroli, sulla cui appartenenza alla massoneria sarebbe a
conoscenza anche papa Wojtyla, stando alla testimonianza resa a don
Villa da un arcivescovo, stretto collaboratore dell’attuale pontefice;
il vescovo Annibale Bugnini, cui Paolo VI affidò la «rivoluzione
liturgica» al Concilio, nonostante il precedente allontanamento del
Bugnini da parte di Giovanni XXIII; il vescovo Paul Marcinkus,
presidente dello Ior, legato alla scandalo Sindona. Pare che papa
Luciani, il papa dei 33 giorni (e il 33 è un numero simbolico per
tutti i massoni), volesse fare «pulizia» all’interno del Vaticano,
avendo individuato l’«arrosto» massonico coperto dal «fumo» di Satana
e molti, tra cui don Villa, individuano in questa volontà manifesta le
cause dell’improvvisa morte di Giovanni Paolo I.


PAOLO VI E IL TRIONFO DEI “FIGLI DELLA VEDOVA” - Nella postfazione al
libro Paolo VI, processo a un Papa?, don Villa scrive, riprendendo una
sua lettera inviata nel 1979 a monsignor Driwisz, segretario personale
di Giovanni Paolo II: «La Chiesa ha ormai i suoi seminari distrutti, o
semi distrutti e quasi tutti vuoti, divenuti pascolo di preti
modernisti, socialistoidi, politologi e persino eretici; come pure
vede gli Istituti religiosi ridotti a cifre irrisorie e i Conventi
fatti deserti, a causa di un esodo continuo, impressionante!.. e vede
anche le dissacrazioni liturgiche, innumerevoli e continue, talora
innominabili, che hanno ridotto la sacralità ad una sceneggiata, vuota
di ogni spiritualità; e vede sul clero imperversare un vento di
terrorismo teologico, fatto da teste d’uovo pervicaci...». Don Villa
concludeva così: «Ripeto anche a Lei quello che da anni mi sto
chiedendo, e cioè: perché Paolo VI ha aperto al Modernismo? Perché ha
aperto al comunismo? Perché ha aperto alla Massoneria?.. Tre terribili
domande a cui la Storia dovrà e potrà rispondere; e non sarà, certo,
una risposta di plauso!.. Inoltre, rimarrà sempre vero che Mons.
Montini fu cacciato via dalla segreterie di Stato dallo stesso Pio
XII, perché Lo tradiva!..».


PADRE PIO, L’ANTI-MASSONE - In quella postfazione don Villa accenna
anche alla sua amicizia con una delle figure più straordinarie e al
tempo stesso controverse della Chiesa del XX secolo: Padre Pio. Il
sacerdote, santificato lo scorso 23 giugno, incitò don Villa a
«combattere la Massoneria». «Mi disse - scrive il sacerdote - di
mettermi in contatto con S. Ecc.za Monsignor G. B. Bosio e sotto la
Sua protezione diretta, per eseguire quel mandato che mi aveva
affidato. Così feci. Al termine del mio terzo incontro con padre Pio,
salutandomi, Egli mi abbracciò e mi disse: «Coraggio, coraggio,
coraggio! Dovrai soffrire molto da una Chiesa già invasa dalla
Massoneria!». Una Chiesa «invasa» dalla Massoneria potrà mai
difendersi dai suoi nemici, quali l’Islam, la scristianizzazione,
l’ecumenismo? La risposta è lapalissiana: no. Per questo motivo i
documenti proposti da don Villa sono diventati veri e propri tabù.
Inviati a tutti i giornali, nessuno ha mai scritto una riga, si
lamenta il battagliero prete padano. Denunce ai suoi danni? Nessuna.
Eppure spesso don Villa lancia accuse pesantissime, eppure...
silenzio! Vista la tragica fine di Pecorelli, ammazzato a pistolettate
pochi mesi dopo la pubblicazione dell’elenco della Gran Loggia
vaticana e vista la stranissima morte di papa Luciani dopo soli 33
giorni del suo pontificato, nel 1978, don Villa non ha mai avuto
paura? Chi lo conosce dice di no e a vederlo nulla lascia sospettare
il contrario. Eppure, ci raccontano alcuni suoi amici, è stato oggetto
di diversi attentati e aggressioni, una delle quali a Parigi, proprio
mentre si trovava ad indagare su alcuni cardinali in odore di
grembiulino massonico. Ma don Villa, fermo nella Fede e sicuro che
alla fine le «porte dell’Inferno non prevarranno», tira dritto per la
sua strada, continuando a combattere la massoneria, come indicato da
Padre Pio. Sta ultimando il terzo e conclusivo volume sui guasti
commessi da Paolo VI, prepara il nuovo numero di Chiesa viva e ha
appena pubblicato l’opuscoletto di cui abbiamo accennato all’inizio:
Una nomina scandalo! Vediamo il perché.


LO «SCANDALO» DELLA NOMINA DI MONS. MARCHISANO - Il 26 aprile di
quest’anno l’Osservatore Romano riportava in prima pagina, all’interno
della rubrica “Nostre informazioni”, che «il Santo Padre, accogliendo
la richiesta presentataGli dall’Eminentissimo Signor cardinale
Virgilio Noè, ha accettato le sue dimissioni» e ha nominato al suo
posto «Arciprete della Patriarcale Basilica Vaticana, Suo Vicario
Generale per lo Stato della Città del Vaticano e Presidente della
Fabbrica di San Pietro l’Eccellentissimo Monsignore Francesco
Marchisano». Marchisano era arcivescovo titolare della Pontificia
Commissione per i Beni culturali della Chiesa e della Pontificia
Commissione di Archeologia Sacra, quando il Papa lo nomina a
successore del cardinal Noè. Ma il neo-nominato, stando ai documenti
pubblicati da don Villa, è un potente massone, rispettoso dell’ordine
impartito da Nubius, Capo d’Azione politica della Massoneria
Universale: «Tendete le vostre reti - invocava Nubius - tendetele al
fondo delle sacrestie, dei Seminari e dei Conventi! Voi pescherete
degli amici e li condurrete ai piedi della Cattedra Apostolica. Voi
avrete così pescato una rivoluzione in tiara e cappa, preceduta dalla
croce e dal gonfalone; una rivoluzione che non avrà bisogno che di ben
piccolo aiuto per appiccare il fuoco ai quattro angoli del mondo».


TRE LETTERE INQUIETANTI - Don Villa riporta il testo integrale di tre
lettere inviate da un certo “Frama” al Venerabile Gran Maestro del
Grande Oriente di palazzo Giustiniani. Due risalgono al 1961, nella
terza la data è illeggibile. Da notare che in tutti i documenti
massonici i nomi reali dei “fratelli” sono occultati da sigle e il
Frama in questione sarebbe nient’altro che Francesco Marchisano,
all’epoca sottosegretario della Congregazione Studi ed Educazione
Cattolica. Ma non mancheranno altre sorprese. Il 23 maggio 1961 Frama
scrive al capo dei massoni italiani di aver ricevuto «con molta gioia,
tramite il F. Mapa, il Vostro delicato incarico: organizzare
silenziosamente in tutto il Piemonte e la Lombardia come disgregare
gli studi e la disciplina nei seminari». Un po’ come avvenne dopo il
1968 nelle scuole statali, quando professori imbevuti di ideologie
marxiste, socialiste, libertarie, materialistiche, fecero di tutto per
devastare l’insegnamento pubblico, riducendo alla fine la scuola in
uno squallido «diplomificio» incapace di selezionare i migliori sulla
base della meritocrazia. Il Fratello “Mapa” in questione - secondo don
Villa - è Pasquale Macchi, che sappiamo essere stato segretario
personale di Paolo VI. Sarebbe stato lui, quindi, a far da tramite tra
il Gran Maestro e Marchisano. Quattro mesi dopo, il 12 settembre 1961,
sempre secondo i documenti illustrati dal sacerdote lombardo, “Frama”
scrive ancora a palazzo Giustiniani. «Dopo aver avvicinato e
contattato più volte i Ff. “Pelmi” e “Bifra”, sono ritornato da “Mapa”
per presentare un primo piano di lavoro - scrive “Frama” - Egli
consiglia di iniziare con la disgregazione dei programmi di studio,
insistendo presso i nostri fedeli docenti perché, con argomenti di
nuova pseudo-teologia e pseudo-filosofia, gettino il seme presso gli
alunni, oggi sitibondi di novità». «In tal modo - continua la lettera
-, la disgregazione disciplinare sarà una semplice conseguenza che
verrà spontaneamente, senza che noi ce ne occupiamo: penseranno gli
stessi alunni». Un piano evidentemente esteso e ben architettato,
quello della massoneria contro la Chiesa. Un piano che ha purtroppo
dato i suoi frutti marci. La terza lettera di “Frama” parla di una
riunione svoltasi la sera prima tra i Fratelli “Pelmi”, “Mapa”,
“Bifra”, “Salma”, “Buan”, “Algo” e “Vino”, in cui si è deciso di
«iniziare degli esperimenti presso alcuni seminari d’Italia», ad
esempio Torino, Trento e Udine, pieni di massoni. Inoltre «bisogna
diffondere in tutti i Seminari il nostro concetto di libertà e di
dignità della persona umana, senza alcuna remora né da parte dei
superiori, né da parte di alcuna legge. Occorre una stampa capillare».
Vediamo chi si celava dietro quella sigle, secondo quanto riportato da
don Villa. “Buan” trattavasi di Bugnini Annibale, di cui abbiamo già
parlato, autore della riforma liturgica sotto papa Montini e quindi
inviato in Iran come Pro-Nunzio apostolico, dopo che un cardinale
consegnò a Paolo VI le prove della sua appartenenza alla setta
massonica. “Pelmi” sarebbe stato Michele Pellegrino, cardinale e
arcivescovo di Torino, mentre “Algo” sarebbe la sigla massonica di
Alessandro Gottardi, arcivescovo di Trento. Sotto il nome in codice di
“Vino” si celerebbe invece Virgilio Noè, cardinale e fresco
protagonista per aver passato la mano in favore di Marchisano, mentre
“Bifra” sarebbe Franco Biffi, rettore dell’Università lateranense, e
“Salma” l’Abate O.S.B. di Finalpia, nel Savonese, Salvatore Marsili.


VERSO LA BATTAGLIA FINALE - Arcivescovi, cardinali, rettori di atenei
pontifici: la massoneria ha perciò pianificato, anno dopo anno, la sua
infiltrazione ai massimi livelli della gerarchia ecclesiastica,
arrivando infine a circondare il Soglio di Pietro? Davanti ai
documenti di don Villa è difficile non crederlo. Moltissime le
coincidenze, così come gli indizi che dal Concilio Vaticano II a
tutt’oggi, evidenziano la trasformazione della Chiesa cattolica,
oseremmo dire l’involuzione della medesima. Da qui i rischi nel
divulgare simili documenti, come le vicissitudini di don Villa
dimostrano.
Noi non vogliamo dare alcun parere su quanto riportato nei volumi del
coraggioso sacerdote padano, il quale continuerà - me lo ha ripetuto -
la sua battaglia nel nome di Cristo e della Tradizione cattolica.
Semplicemente cerchiamo di fare il nostro lavoro di cronisti, offrendo
ai lettori uno squarcio di quanto accade dietro le quinte della
Chiesa, così come viene riportato da un suo servitore. Il quale, pur
ammettendo la quasi-vittoria della massoneria a livello pratico, è
sicuro che alla fine vincerà la Verità. «Noi abbiamo sempre parlato di
questi assalti contro Cristo e la Sua Chiesa - scrive don Villa - pur
sapendo che Cristo ha già vinto Lucifero e il Mondo, ma non ignorando
neppure, però, che Noi, che viviamo nel tempo, non abbiamo ancora
terminata la battaglia contro di Loro!». E se si conosce il nemico,
specie quello che si maschera e si nasconde, aumenteranno le
possibilità di vincerlo una volta per tutte.
http://www.lamiaradiologia.it/Rel/Documenti/DRArticolo22Testo.htm

L'APOSTASIA DEI CATTOLICI

L'APOSTASIA DEI CATTOLICI

A proposito del punto C/2, ricevo da un lettore le seguenti citazioni,
tratte da un libro (1994) di stretta osservanza cattolica ("Il
contesto storico della nostra risposta e' l'ubbidienza, l'unione senza
incrinature con chi nella Chiesa ha il ministero dell'autorita', cioe'
il Papa, i propri Vescovi e i legittimi Superiori"), ispirato al
pensiero di Don Stefano Gobbi, fondatore del Movimento Sacerdotale
Mariano.


Le riporto perche' esse mostrano prima di tutto che c'e'
consapevolezza almeno in parte del mondo cattolico (sembra che il
Movimento in parola comprenda decine di migliaia di sacerdoti,
affiancati addirittura da decine di milioni di "laici") che le
profonde trasformazioni sociali in atto non sono ne' scontatamente
positive (come di necessita', secondo il parere di alcuni, ogni frutto
del "progresso"), ne' del tutto spontanee, ovvero provocate dalla
forza inarrestabile dello "spirito dei tempi", bensi' probabilmente
favorite da ben precise concertazione ed "organizzazione" - che, in
mancanza di meglio, vengono attribuite al tradizionale "nemico"
portatore dei "valori" della modernita', vale a dire la massoneria; ed
inoltre che, nonostante la predetta enunciazione di principio (nella
quale si sentono espliciti echi critici nei confronti di
organizzazioni come quelle citate nel detto punto C/2, ribaditi
dall'opinione: "Gli inguaribili nostalgici del tempo passato
confondono l'antico, che vale sempre, con il vecchio, che puo' essere
sostituito"), infiltrazioni di queste "forze" negative si possono
riscontrare, secondo l'opinione presentata, fino ai vertici piu' alti
della Chiesa.


"Satana e' stato il dominatore incontrastato sulle vicende di questo
vostro secolo, portando l'umanita' intera al rifiuto di Dio e della
sua Legge di amore, diffondendo in ogni parte divisione e odio,
immoralita' e cattiveria e facendo legittimare ovunque il divorzio,
l'aborto, l'oscenita' e l'omosessualita', il ricorso a tutti i mezzi
per impedire la vita. ... La Chiesa conoscera' l'ora della sua piu'
grande apostasia, l'uomo iniquo si introdurra' al suo interno e
siedera' nel Tempio stesso di Dio, mentre il piccolo resto che
rimarra' fedele sara' sottoposto alle piu' grandi prove e
persecuzioni".


[Queste parole sarebbero ispirate al cosiddetto III segreto di Fatima,
"che non vi e' stato ancora svelato"]


"Il mio Cuore Immacolato diventa oggi il segno della mia sicura
vittoria nella grande lotta che si combatte fra i seguaci dell'enorme
Drago rosso ed i seguaci della Donna vestita di sole. In questa
terribile lotta sale dal mare, in aiuto al Drago, una bestia simile a
una pantera ... la bestia nera e' la Massoneria. Il Drago si manifesta
nel vigore della sua potenza; la bestia nera invece agisce nell'ombra,
si nasconde, si occulta in modo da entrare in ogni parte. Ha le zampe
di orso e la bocca di un leone, perche' opera ovunque con l'astuzia e
con i mezzi di comunicazione sociale, cioe' della propaganda. Le sette
teste indicano le varie logge massoniche, che agiscono ovunque in
maniera subdola e pericolosa. Questa bestia nera ha dieci corna e
sulle corna dieci diademi, che sono segni di dominio e di regalita'.
La massoneria domina e governa in tutto il mondo per mezzo delle dieci
corna. Il corno, nel mondo biblico, e' sempre stato uno strumento di
amplificazione, un modo di fare udire maggiormente la propria voce, un
forte mezzo di comunicazione".


"Vi ho voluto avvertire del grande pericolo che minaccia oggi la
Chiesa, a causa dei molti e diabolici attacchi che si compiono contro
di Lei per distruggerla. Per raggiungere questo scopo, alla bestia
nera che sale dal mare, viene in aiuto dalla terra, una bestia che ha
due corna, simili a quelle di un agnello ... Al simbolo del sacrificio
e' intimamente unito quello del Sacerdozio: le due corna. Un copricapo
con due corna portava il Sommo Sacerdote nel Vecchio Testamento. La
mitria - con due corna - portano i Vescovi nella Chiesa, per indicare
la pienezza del loro Sacerdozio. La bestia nera, simile a una pantera,
indica la Massoneria; la bestia con due corna, simile a un agnello,
indica la Massoneria infiltrata nell'interno della Chiesa, cioe' la
Massoneria ecclesiastica, che si e' diffusa soprattutto fra i Membri
della Gerarchia. Questa infiltrazione massonica, all'interno della
Chiesa, vi e' gia' stata da Me predetta in Fatima, quando vi ho
annunciato che Satana si sarebbe introdotto fino al vertice della
Chiesa ... la massoneria ecclesiastica agisce per oscurare la divina
Parola, per mezzo di interpretazioni naturali e razionali e, nel
tentativo di renderla piu' comprensiva ed accolta, la svuota di ogni
suo soprannaturale contenuto ... si giunge a negare la realta' storica
dei miracoli e della resurrezione e si mette in dubbio la divinita'
stessa di Gesu' e la sua missione salvifica ... scopo della massoneria
ecclesiastica e' quello di giustificare il peccato, di presentarlo non
piu' come un male, ma come un valore ed un bene. Cosi' si consiglia di
compierlo, come un modo di soddisfare le esigenze della propria
natura, distruggendo la radice da cui puo' nascere il pentimento e si
dice che non e' piu' necessario confessarlo ... La massoneria
ecclesiastica cerca di distruggere questa realta' [l'unicita' della
Chiesa] con il falso ecumenismo, che porta all'accettazione di tutte
le Chiese cristiane ... Essa coltiva il disegno di fondare una Chiesa
ecumenica universale".


[Ci sarebbe pero' da interrogarsi come si possa conciliare questa
opinione con la professione di "ubbidienza" a cui si faceva prima
cenno, ribadita dal seguente impegno formale: "Ti promettiamo di
essere uniti al Santo Padre, alla Gerarchia e ai nostri Sacerdoti,
cosi' da porre una barriera al processo di contestazione del
Magistero, che minaccia le fondamenta stesse della Chiesa"]


"Con la Grazia vengono inseriti nell'anima dei germi di vita
soprannaturale che sono le virtu' ... le tre virtu' teologali e le
quattro cardinali: fede, speranza, carita'; prudenza, fortezza,
giustizia e temperanza. Al sole divino dei sette Doni dello Spirito
Santo, queste virtu' germogliano, crescono, si sviluppano sempre di
piu' e conducono cosi' le anime sul cammino luminoso dell'amore e
della santita'. Compito della bestia nera, cioe' della massoneria, e'
quello di combattere, in maniera subdola, ma tenace, per impedire alle
anime di percorrere questa strada ... Infatti se il Drago rosso agisce
per portare tutta l'umanita' a fare a meno di Dio, alla negazione di
Dio e percio' diffonde l'errore dell'ateismo, lo scopo della
massoneria non e' di negare Dio, ma di bestemmiarlo ... La bestemmia
piu' grande e' quella di negare il culto dovuto al solo Dio per darlo
alle creature ed allo stesso Satana ... Alle sette virtu' teologali e
cardinali la massoneria oppone la diffusione dei sette vizi capitali.
Alla fede essa oppone la superbia; alla speranza la lussuria; alla
carita' l'avarizia; alla prudenza l'ira; alla fortezza l'accidia; alla
giustizia l'invidia; alla temperanza la gola".


"Se il Signore ha comunicato la sua Legge con i dieci comandamenti, la
massoneria diffonde ovunque, con la potenza delle sue dieci corna, una
legge che e' completamente opposta a quella di Dio.


Al comandamento del Signore - "Non avrai altro Dio fuori di me" - essa
costruisce altri falsi idoli, di fronte ai quali oggi molti si
prostrano in adorazione.


Al comandamento: "Non nominare il nome di Dio invano", essa si oppone
con il bestemmiare Dio e il suo Cristo, in tanti modi subdoli e
diabolici, fino a ridurre un marchio di vendita indecoroso il suo Nome
e a fare dei film sacrileghi sulla sua vita e sulla sua divina
Persona.


Al comandamento: "Ricordati di santificare le feste", essa trasforma
la domenica in week end, nel giorno dello sport, delle gare, dei
divertimenti.


Al comandamento: "Onora il padre e la madre", essa contrappone un
modello nuovo di famiglia fondato sulla convivenza, persino fra
omosessuali.


Al comandamento: "Non uccidere", essa e' riuscita a fare legittimare,
in ogni parte, l'aborto, a fare accogliere l'eutanasia, a fare quasi
scomparire il rispetto dovuto al valore della vita umana.


Al comandamento: "Non commettere atti impuri", essa giustifica, esalta
e propaganda ogni forma di impurita', fino alla giustificazione degli
atti contro natura.


Al comandamento: "Non rubare", essa opera perche' si diffondano i
furti, la violenza, i sequestri e le rapine.


Al comandamento: "Non dire falsa testimonianza", essa agisce perche'
si propaghi sempre piu' la legge dell'inganno, della menzogna, della
doppiezza.


Al comandamento: "Non desiderare la roba e la donna di altri", agisce
per corrompere nel profondo la coscienza, ingannando la mente e il
cuore dell'uomo ... Il compito delle Logge massoniche e' quello di
operare oggi, con grande astuzia, per portare ovunque l'umanita' a
disprezzare la santa Legge di Dio, ad operare in aperta opposizione ai
dieci Comandamenti, a sottrarre il culto dovuto al solo Dio, per darlo
a dei falsi idoli, che vengono esaltati ed adorati da un numero sempre
piu' grande di uomini: la ragione; la carne; il denaro; la discordia;
il dominio; la violenza; il piacere".


"L'ateismo teorico e pratico, esteso a livello mondiale, ha costruito
una nuova civilta' atea e materialista, portando ad una generale
giustificazione del peccato, non piu' visto come un male morale, ma
esaltato dai mezzi di comunicazione sociale come un valore ed un bene.
Cosi' si diffonde l'abitudine a vivere nel peccato, a non confessarlo
piu', a ridurre l'impegno cristiano al piano comunitario e sociale,
dimenticando il dovere personale di vivere in grazia di Dio, e di
camminare sulla strada della santita'".


[Parole certamente "forti" (e in qualche modo corrispondenti a quanto
si lamentava anche nella Premessa a questa stessa pagina, in ordine a
una evidente assuefazione al "male" favorita da un'ampia azione di
propaganda), ma che fanno pensare, visto per esempio come sono
congegnati certi programmi televisivi di oggi (tra i consigli inviati,
quello di "rinunciare ai giornali e alla televisione"), che appaiono
apertamente ispirati al perseguimento di particolari
finalita' (dis)educative...]


* * * * *


[Un altro intervento, sempre sullo stesso punto, ha invece valenza
completamente contraria]


Trovo sicuramente diabolica l’incredibile bruttezza di quelle formelle
in bronzo del Minguzzi; che qualcosa di storto ci fosse in quel Papa
mi sembra evidente dai suoi gusti estetici e la scelta di una specie
di missile per tiara lo conferma. Non dimentichiamo però che il buon
Luciani la ha addirittura abolita ignorando completamente che stava a
significare il potere sui tre mondi (quelli che Cartesio ha ridotti a
due). Ma veniamo al pentalfa: appare evidente che non ha niente di
diabolico e nemmeno di peculiarmente massonico; colpisce soltanto
quando, come nel caso dello stemma del Regno, lo si veda al posto che
in araldica spetta alla croce ma lo attribuirei piuttosto quale
rivalsa per la scomunica ed in omaggio al contributo dei massoni
italiani per giungere alla nostra sciagurata unità.


In ogni caso, giudico insopportabile che, quel tal pazzesco Delassus
(ma chi è?) qualifichi certe affermazioni come provenienti dalla
massoneria (chi ha mai sentito in Massoneria cose del genere?) e - se
per caso lo fossero state - perché quando qualsiasi personaggio fa
affermazioni demenziali (o ruba) è colpevole individualmente mentre un
massone deve coinvolgere con le sue personali dichiarazioni tutti gli
altri? [...]


Ma davvero è come per gli ebrei; riuscire a capire che sono persone
normali è chiaramente possibile soltanto se ci siamo vissuti accanto:
averli avuti compagni di scuola e di vita: allora capisci che possono
avere sì, specifici difetti "nazionali" ma mai quelle assurdità che
l’antigiudaismo cattolico e l’antisemitismo razzista, si affannano a
propagandare. Col risultato che dopo tutte quelle follie a loro danno
ora noi tutti dobbiamo subirci un contrappasso penoso e
insopportabile, il quale, messo accanto alla tendenza ebraica di non
percepire il limite di rottura delle situazioni può portare ad altri
disastri.


Ma ti rendi conto che, al di fuori di questo paese squinternato, la
qualifica di massone è una garanzia di probità?


Se il Papa era un simpatizzante, mal ha fatto a non togliere
un’assurda


scomunica; questa è la sua colpa. E se questa simpatia l’avesse
vissuta con


la caratteristica inclinazione "italiota" e "latina" (assolutamente
non


presente in tutte le obbedienze nazionali ed anche in quelle nelle
quali si


trova, non condivisa da tutti) ispirandosi ad una percezione
"esterna"


modernista ed eversiva dell’Istituzione, davanti a Dio, la colpa del
suo


agire antitradizionale sarebbe sua e soltanto sua. Psicologicamente,
è


abbastanza naturale che un prete, diventato non credente, s’ispiri


all’immagine negativa ed agnostica inculcatagli in anni ed anni di


formazione e si senta poi vicino al fantasma prima esecrato quale


contraltare di una fede oggi però perduta.


Volendo invece escludere ogni riferimento massonico dalla stella sui
guanti, c’è da pensare all’iconografia della Vergine mentre il suo
raschiamento dalla formella non sarebbe una conferma
dell’interpretazione ma forse soltanto il timore di essa. È del resto
clinicamente noto che, per gli assatanati come il Villa, vedere
ovunque la materializzazione dei loro


deliri è casisticamente provato. [...]


Ed allora, il sigillo di David, che si trova in moltissime chiese e
in


immagini religiose d’ogni tipo cos’è: cripto-giudaismo?


Finiamola! Le forze del male sono sicuramente ben presenti ma il
diavolo non è così tutto da una parte; è lì la sua forza. E se ci sono
massoni deviati - come ce ne sono - quanti altri nei luoghi più
impensabili per la cultura


cattolica, operano attivamente come creatori di disordine e di falsi


obiettivi. Veramente e con tutto il cuore, se vuoi arrivare a capo del
baco della modernità è inutile focalizzarsi su un unico obiettivo: gli
ebrei. E


dico unico perché, in questa prospettiva, la Massoneria ne è solo


un’appendice: Satana e figliolino. Comunque - e ora finisco -
Lucifero, pur


non essendo positivo, è un’altra cosa dall’Avversario ma il discorso
sarebbe lungo.


P.S. Non sarà che a vedere diavoli dappertutto, ci sia il rischio di
rimanere


contagiati invertendo davvero - come i controiniziati - tutti i
simboli più


sacri trasmessici ab immemorabili da avi tanto più santi di noi?


Purtroppo non sono riuscito a ritrovare l'illustrazione che dicevo


relativa allo stemma del Regno d'Italia; del resto la ricordo
perfettamente


e ritengo sia una sistemazione successiva alla scomunica e forse
abolita


dopo i patti lateranensi.


http://www.cartesio-episteme.net/gobbi.htm

IL PIANO MASSONICO PER LA DISTRUZIONE DELLA CHIESA CATTOLICA

IL PIANO MASSONICO PER LA DISTRUZIONE DELLA CHIESA CATTOLICA
Qualcuno mi può confermare se è autentico questo documento?

FONTE: Rivista "TEOLOGICA" n.14 MAR/APR 1998 pag.22-25 Ed.Segno -
Udine
Italia


http://lglisselss.wordpress.com/2007...esa-cattolica/


IL PIANO MASSONICO PER LA DISTRUZIONE DELLA CHIESA CATTOLICA
Direttive del gran Maestro della Massoneria ai Vescovi cattolici
massoni,
effettive dal 1962. (Aggiornamento del Vaticano II). Tutti i
confratelli
massoni dovranno riferire sui progressi di queste decisive
disposizioni.
Rielaborate nell'ottobre 1993 come piano progressivo per lo stadio
finale.
Tutti i massoni occupati nella Chiesa debbono accoglierle e
realizzarle.


1
Rimuovete una volta per tutte San Michele, protettore della Chiesa
Cattolica
da tutte le preghiere all'interno e all'esterno della Santa Messa.
Rimuovete
le sue statue, affermando che esse distolgono dalla Adorazione di
Cristo.


2
Rimuovete gli Esercizi Penitenziali della Quaresima come l'astinenza
dalle
carni del venerdì o anche il digiuno; impedite ogni atto di
abnegazione. Al
loro posto debbono essere favoriti atti di gioia, di felicità e di
amore del
prossimo. Dite: "Cristo ha già meritato per noi il Paradiso" e "ogni
sforzo
umano è inutile". Dite a tutti che debbono prendere sul serio la
preoccupazione per la loro salute. Incoraggiate il consumo di carne,
specialmente di maiale.


3
Incaricate i pastori protestanti di riesaminare la Santa Messa e di
dissacrarla. Seminate dubbi sulla Reale Presenza nell'Eucaristia e
confermate che l'Eucaristia - con maggior vicinanza alla fede dei
protestanti - è soltanto pane e vino e intesa come puro simbolo.
Disseminate protestanti nei Seminari e nelle scuole. Incoraggiate
l'ecumenismo
come via verso l'unità. Accusate ognuno che crede alla Presenza Reale
come
sovversivo e disobbediente verso la Chiesa.


4
Vietate la Liturgia Latina della Messa, Adorazione e Canti, giacché
essi
comunicano un sentimento di mistero e di deferenza. Presentateli come
incantesimi di indovini. Gli uomini smetteranno di ritenere i
Sacerdoti come
uomini di intelligenza superiore, da rispettare come portatori dei
Misteri
Divini.


5
Incoraggiate le donne a non coprire la testa con il velo in chiesa. I
capelli sono sexy. Pretendete donne come lettrici e sacerdotesse.
Presentate
la cosa come idea democratica. Fondate un movimento di liberazione
della
donna. Chi entra in chiesa deve indossare vesti trascurate per
sentirsi là
come a casa. Ciò indebolirà l'importanza della Santa Messa.


6
Distogliete i fedeli dall'assumere in ginocchio la Comunione. Dite
alle
suore che debbono distogliere i bambini prima e dopo la Comunione dal
tenere
le mani giunte. Dite loro che Dio li ama così come sono e desidera che
si
sentano del tutto a loro agio.
Eliminate in chiesa lo stare in ginocchio e ogni genuflessione.
Rimuovete
gli inginocchiatoi. Dite alle persone che durante la Messa debbono
attestare
la loro fede in posizione eretta.


7
Eliminate la musica sacra dell'organo. Introducete chitarre, arpe
giudaiche,
tamburi, calpestìo e sacre risate nelle chiese. Ciò distoglierà la
gente
dalla preghiera personale e dalle conversazioni con Gesù. Negate a
Gesù il
tempo di chiamare bambini alla vita religiosa. Eseguite attorno
all'Altare
danze liturgiche in vesti eccitanti, teatri e concerti.


8
Togliete il carattere sacro ai canti alla Madre di Dio e a San
Giuseppe.
Indicate la loro venerazione come idolatria. Rendete ridicoli coloro
che
persistono. Introducete canti protestanti. Ciò darà l'impressione che
la
Chiesa Cattolica finalmente ammette che il Protestantesimo è la vera
religione o almeno che esso è uguale alla Chiesa Cattolica.


9
Eliminate tutti gli inni anche quelli a Gesù giacché essi fanno
pensare la
gente alla felicità e serenità che deriva dalla vita di mortificazione
e di
penitenza per Dio già dall'infanzia. Introducete canti nuovi soltanto
per
convincere la gente che i riti precedenti in qualche modo erano falsi.
Assicuratevi che in ogni Messa ci sia almeno un canto in cui Gesù non
venga
menzionato e che invece parli soltanto di amore per gli uomini. La
gioventù
sarà entusiasta a sentire parlare di amore per il prossimo. Predicate
l'amore,
la tolleranza e l'unità. Non menzionate Gesù, vietate ogni annuncio
dell'Eucarestia.


10
Rimuovete tutte le reliquie dei Santi dagli Altari e in seguito anche
gli
Altari stessi. Sostituiteli con tavole pagane prive di Consacrazione
che
possono venir usate per offrire sacrifici umani nel corso di messe
sataniche.
Eliminate la legge Ecclesiastica che vuole la celebrazione della Santa
Messa
soltanto su Altari contenenti Reliquie.


11
Interrompete la pratica di celebrare la Santa Messa alla presenza del
Santissimo Sacramento nel Tabernacolo. Non ammettete al*cun
Tabernacolo
sugli Altari che vengono usati per la celebrazione della Santa Messa.
La
tavola deve avere l'aspetto di una tavola da cucina. Dev'essere
trasportabile per esprimere che essa non è affatto sacra ma deve
servire a
un duplice scopo come, per esempio, da tavola per conferenze o per
giocarvi
a carte. Più tardi collocate almeno una sedia a tale tavola.
Il Sacerdote deve prendervi posto per indicare che dopo la Comunione
egli
riposa come dopo un pasto. Il Sacerdote non deve mai stare in
ginocchio
durante la Messa né fare genuflessioni.
Ai pasti, infatti, non ci si inginocchia mai. La sedia del Sacerdote
deve
essere collocata al posto del Tabernacolo. Incoraggiate la gente a
venerare
e anche ad adorare il Sacerdote invece che l'Eucarestia, ad obbedire a
lui
invece che all'Eucarestia. Dite alla gente che il Sacerdote è Cristo,
il
loro capo. Collocate il Tabernacolo in un locale diverso, fuori vista.


12
Fate sparire i Santi dal calendario Ecclesiastico, sempre alcuni in
tempi
determinati. Vietate ai Sacerdoti di predicare dei Santi, tranne di
quelli
che siano menzionati dal VAngelo. Dite al popolo che eventuali
protestanti,
magari presenti in chiesa, potrebbero scandalizzarsene. Evitate tutto
ciò
che disturba i protestanti.


13
Nella lettura del Vangelo omettete la parola "santo", per esempio,
invece di
"Vangelo secondo San Giovanni", dite semplicemente: "Vangelo secondo
Giovanni". Ciò farà pensare la gente di non doverli più venerare.
Scrivete continuamente nuove bibbie finché esse saranno identiche a
quelle
protestanti. Omettete l'aggettivo "Santo" nell'espressione "Spirito
Santo".
Ciò aprirà la strada. Evidenziate la natura femminile di Dio come di
una
madre piena di tenerezza. Eliminate l'uso del termine "Padre".


14
Fate sparire tutti i libri personali di pietà e distruggeteli. Di
conseguenza verranno a cessare anche le Litanie del Sacro Cuore di
Gesù,
della Madre di Dio, di San Giuseppe come la preparazione alla Santa
Comunione. Superfluo diverrà pure il ringraziamento dopo la Comunione.


15
Fate sparire anche tutte le statue e le immagini degli Angeli. Perché
mai
dovrebbero stare fra i piedi le statue dei nostri nemici? Definiteli
miti o
storielle perla buona notte. Non permettere il discorso sugli Angeli
giacché
urterebbe i nostri amici protestanti.


16
Abrogate l'esorcismo minore per espellere i demóni; impegnatevi in
questo,
annunciate che i diavoli non esistono. Spiegate che è il metodo
adottato
dalla Bibbia per designare il male e che senza un malvagio non possono
esistere storie interessanti.
Di conse*guenza la gente non crederà all'esistenza dell'inferno né
temerà di
poterci mai cadere. Ripetete che l'in*ferno altro non è che la
lontananza da
Dio e che c'è mai di terribile in ciò se si tratta in fondo della
medesima
vita come qui sulla terra.


17
Insegnate che Gesù era soltanto uomo che aveva fratelli e sorelle e
che
aveva odiato i de*tentori del potere. Spiegate che egli amava la
compagnia
delle prostitute, specialmente di Maria Maddalena; che non sapeva che
farsi
di chiese e sinagoghe. Dite che aveva consigliato di non obbedire ai
capi
del Clero, spiegate che egli era un grande maestro che però deviò
dal*la
retta via quando negò obbedienza ai capi della chiesa. Scoraggiate il
discorso sulla Croce come vittoria, al contrario presentatela come
fal*limento.


18
Ricordate che potete indurre suore verso il tradimento della loro
vocazione
se vi rivolgerete alla loro vanità, fascino e bellezza. Fate loro
mutare
l'Abito
Ecclesiastico e ciò le porterà naturalmente a buttar via i loro
Rosari.
Rivelate al mondo che nei loro conventi vi sono dissensi. Ciò
disseccherà le
loro vocazioni. Dite alle suore che non saranno accettate se non
avranno
rinunciato all'abito. Favorite il discredito dell'Abito Ecclesiastico
anche
fra la gente.


19
Bruciate tutti i Catechismi. Dite agli insegnanti di religione di
insegnare
ad amare le creature di Dio invece di Dio stesso. L'amare apertamente
è
testimonianza di maturità. Fate che il termine "sesso" diventi parola
di uso
quotidiano nelle vostre classi di religione. Fate del sesso una nuova
religione. Introducete immagini di sesso nelle lezioni religiose per
insegnare ai bambini la realtà. Assicuratevi che le immagini siano
chiare.
Incoraggiate le scuole a divenire pensatori progressisti nel campo
dell'educazione
sessuale. Introducete l'educazione sessuale tramite l'autorità
Vescovile
così i genitori non avranno nulla in contrario.


20
Soffocate le scuole cattoliche, impedendo le vocazioni di suore.
Rivelate
alle suore che sono lavoratrici sociali sottopagate e che la Chiesa è
in
procinto di eliminarle. Insistete che l'insegnante laico cattolico
riceva
l'identico
stipendio di quello delle scuole governative. Impiegate insegnanti non
cattolici. I Sacerdoti debbono ricevere l'identico stipendio come i
corrispondenti impiegati secolari. Tutti i Sacerdoti debbono deporre
la loro
Veste Clericale e le loro Croci così da poter essere accettati da
tutti.
Rendete ridicoli coloro che non si adeguano.


21
Annientate il Papa, distruggendo le sue Università. Staccate le
Università
dal Papa, dicendo che in tal modo il governo le potrebbe sussidiare.
Sostituite i nomi degli Istituti Religiosi con nomi profani, per
favorire
l'ecumenismo.
Per esempio, invece di "Scuola Immacolata Concezione" dite "Scuola
Superiore
Nuova". Istituite reparti di ecumenismo in tutte le Diocesi e
preoccupatevi
del loro controllo da parte protestante.
Vietate le Preghiere per il Papa e verso Maria perché esse scoraggiano
l'ecumenismo.
Annunciate che i Vescovi locali sono le autorità competenti. Sostenete
che
il Papa è soltanto una figura rappresentativa.
Spiegate alla gente che l'Insegnamento Papale serve soltanto alla
conversazione ma che è altrimenti privo di importanza.


22
Combattete l'Autorità Papale, ponendo un limite di età al suo
esercizio.
Riducetela a poco a poco, spiegate che lo volete preservare
dall'eccesso di
lavoro.


23
Siate audaci. Indebolite il Papa introducendo sinodi Vescovili. Il
Papa
diverrà allora soltanto una figura di rappresentanza come in
Inghilterra
dove la Camera Alta e quella Bassa regnano e da essi la regina riceve
gli
ordini. In seguito indebolite l'autorità del Vescovo, dando vita a una
istituzione concorrente a livello di Presbiteri. Dite che i Sacerdoti
ricevono in tale modo l'attenzione che meritano.
Infine indebolite l'autorità del Sacerdote con la costituzione di
gruppi di
laici che dominino i Sacerdoti. In questo modo si originerà un tale
odio che
abbandoneranno la Chiesa addirittura Cardinali e la Chiesa allora sarà
democratica. la Chiesa Nuova.


24
Riducete le vocazioni al Sacerdozio, facendo perdere ai laici il
timore
reverenziale per esso. Lo scandalo pubblico di un Sacerdote annienterà
migliaia di vocazioni. Lodate Sacerdoti che per amore di una donna
abbiano
saputo lasciare tutto, definiteli eroici.
Onorate i Sacerdoti ridotti allo stato laicale come autentici martiri,
oppressi a tal punto da non poter sopportare oltre. Condannate anche
come
uno scandalo che i nostri confratelli massoni nel Sacerdozio debbano
venir
resi noti e i loro nomi pubblicati. Siate tolleranti con
l'omosessualità del
Clero. Dite alla gente che i Preti soffrono di solitudine.


25
Cominciate a chiudere le chiese a causa della scarsità di Clero.
Definite
come buona ed economica tale pratica. Spiegate che Dio ascolta ovunque
le
preghiere. In tale maniera le chiese diventano stravaganti sprechi di
denaro. Chiudete anzitutto le chiese in cui si pratica pietà
tradizionale.


26
Utilizzate commissioni di laici e Sacerdoti deboli nella fede che
condannino
e riprovino senza difficoltà ogni apparizione di Maria e ogni
apparente
miracolo, specialmente dell'Arcangelo San Michele. Assicuratevi che
nulla di
ciò, in nessuna misura riceverà l'approvazione secondo il Vaticano II.
Denominate disobbedienza nei confronti dell'autorità se qualcuno
obbedisce
alle Rivelazioni o addirittura se qualcuno riflette su di esse.
Indicate i
Veggenti come disobbedienti nei confronti dell'Autorità Ecclesiastica.
Fate cadere il loro buon nome in disistima, allora nessuno penserà di
tenere
in qualche conto il loro Messaggio.


27
Eleggete un Antipapa. Affermate che egli riporterà i protestanti nella
Chiesa e forse addirittura gli Ebrei. Un Antipapa potrà essere eletto
se
venisse dato il diritto di voto ai Vescovi. Allora verranno eletti
tanti
Antipapi così che verrà insediato un Antipapa come com*promesso.
Affermate
che il vero Papa è morto.


28
Togliete la Confessione prima della Santa Comunione per gli scolari
del
secondo e terzo anno così che non importi loro nulla di essa quando
frequenteranno la quarta o la quinta classe e poi le classi superiori.
La
Confessione allora scomparirà. Introducete (in silenzio) la
confessione
comunitaria con l'assoluzione in gruppo. Spiegate alla gente che la
cosa
succede per la scarsità del Clero.


29
Fate distribuire la Comunione da donne e laici. Dite che questo è il
tempo
dei laici. Cominciate con il deporre la Comunione in mano, come i
protestanti, invece che sulla lingua. Spiegate che il Cristo lo fece
nel
medesimo modo. Raccogliete alcune ostie per "messe nere" nei nostri
templi.
Indi distribuite invece della Comunione personale una coppa di ostie
non
consacrate che si possono portare con sé a casa. Spiegate che in
questo modo
si possono prendere i doni divini nella vita di ogni giorno. Collocate
distributori automatici di ostie per le comunioni e denominateli
Tabernacoli.
Dite che devono essere scambiati segni di pace. Incoraggiate la gente
a
spostarsi in chiesa per interrompere la devozione e la preghiera. Non
fate
Segni di Croce; al posto di esso invece un segno di pace. Spiegate che
anche
Cristo si è spostato per salutare i Discepoli. Non consentite alcuna
concentrazione in tali momenti. I Sacerdoti debbono volgere la schiena
all'Eucarestia
e onorare il popolo.


30
Dopo che l'Antipapa sarà stato eletto, sciogliete i sinodi dei Vescovi
come
le associazioni dei Sacerdoti e i consigli parrocchiali.
Vietate a tutti i religiosi di porre in discussione, senza permesso,
queste
nuove disposizioni. Spiegate che Dio ama l'umiltà e odia coloro che
aspirano
alla gloria. Accusate di disobbedienza nei confronti dell'Autorità
Ecclesiastica tutti coloro che pongono interrogativi.
Scoraggiate l'Obbedienza verso Dio. Dite alla gente che deve obbedire
a
questi superiori Ecclesiastici.


31
Conferite al Papa (= Antipapa) il massimo potere di scegliere i propri
successori. Ordinate sotto pena di scomunica a tutti coloro che amano
Dio di
portare il segno della bestia. Non nominatelo però "segno della
bestia". Il
Segno della Croce non deve essere né fatto né usato sulle persone o
tramite
esse (non si deve più benedire). Fare il Segno di Croce verrà
designato come
idolatria e disobbedienza.


32
Dichiarate falsi i Dogmi precedenti, tranne quello dell'Infallibilità
Pontificia. Proclamate Gesù Cristo un rivoluzionario fallito.
Annunciate che
il vero Cristo presto verrà. Soltanto l'Antipapa eletto deve essere
obbedito. Dite alle genti che debbono inchinarsi quando verrà
pronunciato il
suo nome.


33
Ordinate a tutti i sudditi del Papa di combattere in sante crociate
per
estendere l'unica religione mondiale. Satana sa dove si trova tutto
l'oro
perduto.
Conquistate senza pietà il mondo!
Tutto ciò apporterà all'umanità quanto essa ha sempre bramato:
"l'epoca
d'oro
della pace".




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