Pedofilia,fermato capo chierichetti
A. Adige, accusato di violenza sessuale
29/3/2010
Il responsabile dei chierichetti di Varna, un paesino di 4mila abitanti in valle Isarco (Bolzano), è stato arrestato con l'accusa di violenza sessuale su minori e di produzione e detenzione di materiale pedopornografico. Il laico, di 28 anni, operava anche in altre associazioni giovanili del paese che si trova vicino Bressanone. L'inchiesta è stata avviata dopo la denuncia di una madre, alla quale si sono poi aggiunte quelle di altre tre mamme.
I fatti, contestati all'uomo, sono avvenuti tra il 2006 al 2009 e riguardano per il momento quattro ragazzini, tra 11 e 14 anni. L'arrestato si occupava delle attività giovanili anche all'interno delle sezioni locali del club alpino sudtirolese Alpenverein, dei vigili del fuoco volontari e della Caritas.
Sul computer, sequestrato nell'abitazione dell'uomo, sono state rinvenute numerose foto e un filmato con esplicito contenuto pedopornografico. I file erano stati cancellati, quando l'uomo da voci di paese era venuto a conoscenza della denuncia a suo carico, ma sono stati ripristinati da periti informatici della procura di Bolzano. Le immagini sono state fatte in varie occasioni, così anche durante i soggiorni estivi e le gite dei chierichetti.
Il parroco di Varna, informato alcune settimane fa dalla procura sull'inchiesta in corso, ha immediatamente sospeso l'uomo da ogni attività. Il magistrato non esclude che il numero delle vittime possa salire, anche perché non tutti i bambini ritratti sulle foto e nel filmato sono stati identificati. Il pm ha perciò rivolto un appello alle famiglie coinvolte di segnalare eventuali abusi al commissariato di Bressanone oppure alla procura di Bolzano.
http://www.tgcom.mediaset.it/cronaca/articoli/articolo477744.shtml
ARTICOLI RIGUARDO ABUSI DENTRO LA CHIESA CATTOLICA
lunedì 29 marzo 2010
Abusi, Chiesa: "Ammettere colpe"
Abusi, Chiesa: "Ammettere colpe"
27/3/2010
Padre Lombardi: "Così si fa giustizia"
Gli episodi di pedofilia nel clero rappresentano un tema "cruciale per la credibilità morale" della Chiesa. Si tratta di casi "avvenuti generalmente diverso tempo fa, anche decenni addietro, ma riconoscerli e farne ammenda nei confronti delle vittime è il prezzo del ristabilimento della giustizia". Lo sottolinea padre Federico Lombardi, portavoce del Vaticano, in un commento alla Radio Vaticana.
La nota è stata diffusa in vista della Settimana Santa. Nel testo Padre Lombardi sottolinea appunto che, pur trattandosi di fatti molto lontani nel tempo, riconoscerli rappresenta, oltre al prezzo da pagare per ristabilire la giustizia, anche "di quella 'purificazione' della memoria che permette di guardare con rinnovato impegno, e insieme con umiltà e fiducia al futuro".
"A questa fiducia - continua la nota - contribuiscono i numerosi segnali positivi venuti da diverse conferenze episcopali, vescovi e istituzioni cattoliche di vari Paesi nei diversi continenti: le direttive per la corretta gestione e la prevenzione degli abusi aggiornate e rinnovate in Germania, Austria, Australia, Canada e così via. La questione degli abusi sessuali su minori da parte di membri del clero cattolico ha continuato a essere largamente presente sui media di molti Paesi, in particolare in Europa e in America del nord anche negli ultimi giorni, dopo la pubblicazione della Lettera del Papa ai cattolici irlandesi. Non è una sorpresa, l'argomento è di natura tale da attirare di per sè l'attenzione dei media, e il modo in cui la Chiesa lo affronta è cruciale per la sua credibilità".
Dagli Stati Uniti, sottolinea poi padre Lombardi, arrivano notizie positive. Infatti il numero di accuse di abuso è sceso nel corso dell'ultimo anno del 30%. Quindi in relazione alle misure prese dalla Chiesa americana, la nota afferma: "Si deve riconoscere che le misure decise e in corso di attuazione si stanno manifestando efficaci. La Chiesa negli Stati Uniti ha preso la strada buona per rinnovarsi".
Guardian: Italia e Vaticano "contro il resto del mondo"
Lo scandalo sui preti cattolici pedofili, sollevando accuse di copertura o di omissione anche contro il papa Benedetto XVI, "ha fatto emergere una forte differenza fra la visione dell'Italia e del Vaticano da una parte, e quelle degli altri paesi". A scriverlo in una cronaca da Roma è il Guardian, principale giornale progressista britannico, che ricorda un sondaggio della rivista tedesca "Stern", secondo cui in Germania la fiducia dei cattolici nel papa sia crollata dalla fine di gennaio dal 62% al 39%.
Ma mentre i cattolici e biografi oltre confine, come il britannico Michael Walsh ritengono che il pontefice e la Chiesa "sono destinati a subire danni" dalla vicenda, a Roma l'impressione è esattamente opposta. Così, il quotidiano londinese cita il vaticanista Sandro Magister che pensa che le critiche a Benedetto XVI "ne stanno rafforzando l'autorità, sia rispetto ai vescovi che ai fedeli. Ne sta uscendo più forte di prima, come un uomo molto deciso che è visto nella chiesa come colui che ha fatto più di tutti per combattere la piaga degli abusi pedofili", grazie alla linea "tolleranza zero" intrapresa da quando è asceso al soglio.
In un editoriale intitolato "Fede nel futuro", il Guardian parla di "tragedia e disastro", la prima per le vittime, il secondo per la Chiesa. "Nessuno sa esattamente quante migliaia di vittime ci siano state", ricorda il giornale, sono "centinaia in Irlanda, più di 1000 negli Stati uniti e sempre di più in Germania, Svizzera e Francia", mentre nuovi casi emergono in America Latina. Il quotidiano scrive che "in un'altra istituzione sarebbe impossibile immaginare che un leader politico anche marginalmente coinvolto in un tradimento così terribile dei suoi obiettivi fondanti possa sopravvivere". Forse, conclude il Guardian, in futuro la prossima generazione di cardinali e vescovi potrebbero chiedere una riforma che dia loro più potere: "Per ora il Vaticano non mostra entusiasmo (per una simile riforma, ndr). Ma potrebbe scoprire che la sua sopravvivenza dipende da questa".
http://www.tgcom.mediaset.it/mondo/articoli/articolo477604.shtml
27/3/2010
Padre Lombardi: "Così si fa giustizia"
Gli episodi di pedofilia nel clero rappresentano un tema "cruciale per la credibilità morale" della Chiesa. Si tratta di casi "avvenuti generalmente diverso tempo fa, anche decenni addietro, ma riconoscerli e farne ammenda nei confronti delle vittime è il prezzo del ristabilimento della giustizia". Lo sottolinea padre Federico Lombardi, portavoce del Vaticano, in un commento alla Radio Vaticana.
La nota è stata diffusa in vista della Settimana Santa. Nel testo Padre Lombardi sottolinea appunto che, pur trattandosi di fatti molto lontani nel tempo, riconoscerli rappresenta, oltre al prezzo da pagare per ristabilire la giustizia, anche "di quella 'purificazione' della memoria che permette di guardare con rinnovato impegno, e insieme con umiltà e fiducia al futuro".
"A questa fiducia - continua la nota - contribuiscono i numerosi segnali positivi venuti da diverse conferenze episcopali, vescovi e istituzioni cattoliche di vari Paesi nei diversi continenti: le direttive per la corretta gestione e la prevenzione degli abusi aggiornate e rinnovate in Germania, Austria, Australia, Canada e così via. La questione degli abusi sessuali su minori da parte di membri del clero cattolico ha continuato a essere largamente presente sui media di molti Paesi, in particolare in Europa e in America del nord anche negli ultimi giorni, dopo la pubblicazione della Lettera del Papa ai cattolici irlandesi. Non è una sorpresa, l'argomento è di natura tale da attirare di per sè l'attenzione dei media, e il modo in cui la Chiesa lo affronta è cruciale per la sua credibilità".
Dagli Stati Uniti, sottolinea poi padre Lombardi, arrivano notizie positive. Infatti il numero di accuse di abuso è sceso nel corso dell'ultimo anno del 30%. Quindi in relazione alle misure prese dalla Chiesa americana, la nota afferma: "Si deve riconoscere che le misure decise e in corso di attuazione si stanno manifestando efficaci. La Chiesa negli Stati Uniti ha preso la strada buona per rinnovarsi".
Guardian: Italia e Vaticano "contro il resto del mondo"
Lo scandalo sui preti cattolici pedofili, sollevando accuse di copertura o di omissione anche contro il papa Benedetto XVI, "ha fatto emergere una forte differenza fra la visione dell'Italia e del Vaticano da una parte, e quelle degli altri paesi". A scriverlo in una cronaca da Roma è il Guardian, principale giornale progressista britannico, che ricorda un sondaggio della rivista tedesca "Stern", secondo cui in Germania la fiducia dei cattolici nel papa sia crollata dalla fine di gennaio dal 62% al 39%.
Ma mentre i cattolici e biografi oltre confine, come il britannico Michael Walsh ritengono che il pontefice e la Chiesa "sono destinati a subire danni" dalla vicenda, a Roma l'impressione è esattamente opposta. Così, il quotidiano londinese cita il vaticanista Sandro Magister che pensa che le critiche a Benedetto XVI "ne stanno rafforzando l'autorità, sia rispetto ai vescovi che ai fedeli. Ne sta uscendo più forte di prima, come un uomo molto deciso che è visto nella chiesa come colui che ha fatto più di tutti per combattere la piaga degli abusi pedofili", grazie alla linea "tolleranza zero" intrapresa da quando è asceso al soglio.
In un editoriale intitolato "Fede nel futuro", il Guardian parla di "tragedia e disastro", la prima per le vittime, il secondo per la Chiesa. "Nessuno sa esattamente quante migliaia di vittime ci siano state", ricorda il giornale, sono "centinaia in Irlanda, più di 1000 negli Stati uniti e sempre di più in Germania, Svizzera e Francia", mentre nuovi casi emergono in America Latina. Il quotidiano scrive che "in un'altra istituzione sarebbe impossibile immaginare che un leader politico anche marginalmente coinvolto in un tradimento così terribile dei suoi obiettivi fondanti possa sopravvivere". Forse, conclude il Guardian, in futuro la prossima generazione di cardinali e vescovi potrebbero chiedere una riforma che dia loro più potere: "Per ora il Vaticano non mostra entusiasmo (per una simile riforma, ndr). Ma potrebbe scoprire che la sua sopravvivenza dipende da questa".
http://www.tgcom.mediaset.it/mondo/articoli/articolo477604.shtml
Pedofilia, donna gestirà inchiesta
Pedofilia, donna gestirà inchiesta
28/3/2010
Austria, nominata come indipendente
La Chiesa cattolica austriaca ha deciso di nominare un "rappresentante indipendente" delle vittime per indagare sui casi di abusi sessuali. Lo ha detto, alla tv di Stato, l'arcivescovo di Vienna, Christoph Schoenborn, annunciando che il ruolo sarà affidato ad una donna, Waltraud Klasnic, ex governatrice regionale. "Vogliamo far uscire le indagini dalla Chiesa ed affidarle ad un rappresentante indipendente", ha detto il vescovo.
La rappresentante assumerà l'incarico quanto prima e provvederà a nominare una equipe, di cui non potrà far parte nessun ecclesiastico, per il lavoro di indagine.
"In primo luogo - ha sottolineato infatti il vescovo - vogliamo garantire l'indipendenza di chi conduce le indagini". La signora Klasnic lavorerà parallelamente agli uffici della Chiesa che finanzierà il lavoro della sua squadra della quale - è ribadito - non potranno far parte preti. Tra i suoi compiti ci sarà anche quello di individuare i risarcimenti per le vittime, ha precisato il cardinale.
La Chiesa "può e deve imparare ad essere più trsaprente", ha aggiunto Schoenborn sottolineando che "tutti i tentativi per coprire questi abusi sono incompatibili con gli insegnamenti del Vangelo".
http://www.tgcom.mediaset.it/mondo/articoli/articolo477670.shtml
28/3/2010
Austria, nominata come indipendente
La Chiesa cattolica austriaca ha deciso di nominare un "rappresentante indipendente" delle vittime per indagare sui casi di abusi sessuali. Lo ha detto, alla tv di Stato, l'arcivescovo di Vienna, Christoph Schoenborn, annunciando che il ruolo sarà affidato ad una donna, Waltraud Klasnic, ex governatrice regionale. "Vogliamo far uscire le indagini dalla Chiesa ed affidarle ad un rappresentante indipendente", ha detto il vescovo.
La rappresentante assumerà l'incarico quanto prima e provvederà a nominare una equipe, di cui non potrà far parte nessun ecclesiastico, per il lavoro di indagine.
"In primo luogo - ha sottolineato infatti il vescovo - vogliamo garantire l'indipendenza di chi conduce le indagini". La signora Klasnic lavorerà parallelamente agli uffici della Chiesa che finanzierà il lavoro della sua squadra della quale - è ribadito - non potranno far parte preti. Tra i suoi compiti ci sarà anche quello di individuare i risarcimenti per le vittime, ha precisato il cardinale.
La Chiesa "può e deve imparare ad essere più trsaprente", ha aggiunto Schoenborn sottolineando che "tutti i tentativi per coprire questi abusi sono incompatibili con gli insegnamenti del Vangelo".
http://www.tgcom.mediaset.it/mondo/articoli/articolo477670.shtml
Etichette:
abusate da preti,
austria,
inchiesta,
pedofili
domenica 28 marzo 2010
Lista nera di preti pedofili-Svizzeri dicono sì in un sondaggio
Lista nera di preti pedofiliLa auspica Leuthard - Svizzeri dicono sì in un sondaggio
28 mar 2010 10:31
BERNA - Lo scandalo dei preti pedofili ha scosso gli animi anche del Consiglio federale. La presidente Doris Leuthard, sulla SonntagsZeitung e Le Matin Dimanche, si è infatti dichiarata favorevole ad una lista nera di preti pedofili. Secondo la rappresentante del Governo, i sacerdoti che si sono macchiati di abusi non devono più poter entrare in contatto con i bambini. Le modalità di applicazione del registro in questione dovrebbero comunque essere approfondite. Secondo Leuthard il fatto che a commettere un abuso sia stato un prete, o un qualsiasi altro cittadino, non cambia:"entrambe le categorie sottostanno al diritto penale svizzero, senza se e senza ma". La Chiesa dovrebbe esprimersi favorevolmente dato che si tratterebbe di un provvedimento da prendere anche nel suo stesso interesse.
Secondo un sondaggio della società Demoscope, Leuthard può contare sull'appoggio al progetto da parte dell'80 per cento della cittadinanza. Il campione d'indagine ha coinvolto 607 persone dai quindici anni in su. Inoltre, il 92 per cento degli interpellati si è detto contrario al celibato nella Chiesa cattolica, solo il 5 per cento, per contro, ha difeso lo status quo.
(Aggiornamento notizia: 28 mar 2010 13:54)
http://www.cdt.ch/confederazione/cronaca/21941/lista-nera-di-preti-pedofili.html
28 mar 2010 10:31
BERNA - Lo scandalo dei preti pedofili ha scosso gli animi anche del Consiglio federale. La presidente Doris Leuthard, sulla SonntagsZeitung e Le Matin Dimanche, si è infatti dichiarata favorevole ad una lista nera di preti pedofili. Secondo la rappresentante del Governo, i sacerdoti che si sono macchiati di abusi non devono più poter entrare in contatto con i bambini. Le modalità di applicazione del registro in questione dovrebbero comunque essere approfondite. Secondo Leuthard il fatto che a commettere un abuso sia stato un prete, o un qualsiasi altro cittadino, non cambia:"entrambe le categorie sottostanno al diritto penale svizzero, senza se e senza ma". La Chiesa dovrebbe esprimersi favorevolmente dato che si tratterebbe di un provvedimento da prendere anche nel suo stesso interesse.
Secondo un sondaggio della società Demoscope, Leuthard può contare sull'appoggio al progetto da parte dell'80 per cento della cittadinanza. Il campione d'indagine ha coinvolto 607 persone dai quindici anni in su. Inoltre, il 92 per cento degli interpellati si è detto contrario al celibato nella Chiesa cattolica, solo il 5 per cento, per contro, ha difeso lo status quo.
(Aggiornamento notizia: 28 mar 2010 13:54)
http://www.cdt.ch/confederazione/cronaca/21941/lista-nera-di-preti-pedofili.html
Etichette:
abusate da preti,
lista,
nera,
pdofili,
svizzera
«Pedofilia, in gioco la credibilità della Chiesa»
«Pedofilia, in gioco
la credibilità della Chiesa»
28 marzo 2010 | Francesco Peloso
LA CHIESA si gioca la sua credibilità sulla questione “cruciale” dello scandalo degli abusi sessuali da parte dei preti: tutto dipende dal tipo di risposta che saprà dare. Il direttore della Sala stampa vaticana, padre Federico Lombardi, torna a commentare le polemiche che infuriano sulle prime pagine di tutti i giornali del mondo, questa volta non per urlare al complotto contro la Santa Sede, ma per dire che la Chiesa deve andare fino in fondo nell’opera di pulizia. Poi spiega che da parte dei media c’è un interesse naturale verso la vicenda, anche se alcuni mezzi di informazione hanno davvero attaccato il Papa. Ancora si rileva che la linea dura, a cominciare da quella messa in campo dalla Chiesa degli Stati Uniti che per prima ha affrontato lo scandalo, ha dato i suoi buoni frutti. La strada da seguire è dunque già tracciata - spiega il gesuita - ed è la stessa indicata dal Pontefice nella sua lettera ai cattolici irlandesi.
La lunga nota di padre Lombardi è in equilibrio, ma i toni non sono più quelli della crociata. Il fatto che «la questione degli abusi sessuali su minori da parte di membri del clero cattolico ha continuato ad essere largamente presente sui media di molti Paesi - ha detto Lombardi - non è una sorpresa. L’argomento è di natura tale da attirare di per sé l’attenzione dei media, e il modo in cui la Chiesa lo affronta è cruciale per la sua credibilità morale».
Molti casi sono vecchi, ha spiegato il portavoce vaticano, e tuttavia «riconoscerli e farne ammenda nei confronti delle vittime è il prezzo del ristabilimento della giustizia e di quella “purificazione della memoria” che permette di guardare con rinnovato impegno, e insieme con umiltà e fiducia al futuro». Poi c’è il riferimento alla Chiesa degli States che, con linea intransigente, è riuscita a ridurre, nell’ultimo anno, del 30% le denunce di abusi sessuali. Un buon segno che non deve far «indulgere a compiacimenti fuori luogo», e tuttavia si dimostra che la strada seguita è efficace. Infine si rileva che gli attacchi più recenti al Papa non lo indeboliscono, anzi la sua autorità esce rafforzata nel perseguire la via del «rinnovamento e della riparazione».
In Irlanda è in gioco il futuro del cardinale Sean Brady, primate della Chiesa cattolica del suo Paese, del quale l’opinione pubblica chiede a gran voce le dimissioni per aver taciuto del suo coinvolgimento nella copertura di abusi sessuali ai danni di bambini. Il cardinale che ha nascosto le proprie responsabilità anche agli altri vescovi e al Pontefice, sarebbe vicino alle dimissioni. In Vaticano si auspica che il porporato abbia il buon senso di lasciare il suo posto per evitare un braccio di ferro con Roma, ma se un cardinale fosse costretto alle dimissioni, il fatto avrebbe connotati clamorosi.
L’Osservatore romano, infine, ha pubblicato un intervento dell’arcivescovo di Westminster, mons. Vincent Nichols, nel quale il prelato dice che di fronte a notizie di abusi sessuali da parte di preti, i vescovi devono rivolgersi alla polizia; non vi è alcun impedimento nella legge canonica - rileva Nichols - in questo senso. Anzi l’arcivescovo si spinge oltre e chiede che il processo penale anticipi quello canonico, capovolgendo tutta l’impostazione data fin qui al tema dalle alte gerarchie ecclesiastiche.
http://ilsecoloxix.ilsole24ore.com/p/mondo/2010/03/28/AMwRxuXD-pedofilia_credibilita_chiesa.shtml
la credibilità della Chiesa»
28 marzo 2010 | Francesco Peloso
LA CHIESA si gioca la sua credibilità sulla questione “cruciale” dello scandalo degli abusi sessuali da parte dei preti: tutto dipende dal tipo di risposta che saprà dare. Il direttore della Sala stampa vaticana, padre Federico Lombardi, torna a commentare le polemiche che infuriano sulle prime pagine di tutti i giornali del mondo, questa volta non per urlare al complotto contro la Santa Sede, ma per dire che la Chiesa deve andare fino in fondo nell’opera di pulizia. Poi spiega che da parte dei media c’è un interesse naturale verso la vicenda, anche se alcuni mezzi di informazione hanno davvero attaccato il Papa. Ancora si rileva che la linea dura, a cominciare da quella messa in campo dalla Chiesa degli Stati Uniti che per prima ha affrontato lo scandalo, ha dato i suoi buoni frutti. La strada da seguire è dunque già tracciata - spiega il gesuita - ed è la stessa indicata dal Pontefice nella sua lettera ai cattolici irlandesi.
La lunga nota di padre Lombardi è in equilibrio, ma i toni non sono più quelli della crociata. Il fatto che «la questione degli abusi sessuali su minori da parte di membri del clero cattolico ha continuato ad essere largamente presente sui media di molti Paesi - ha detto Lombardi - non è una sorpresa. L’argomento è di natura tale da attirare di per sé l’attenzione dei media, e il modo in cui la Chiesa lo affronta è cruciale per la sua credibilità morale».
Molti casi sono vecchi, ha spiegato il portavoce vaticano, e tuttavia «riconoscerli e farne ammenda nei confronti delle vittime è il prezzo del ristabilimento della giustizia e di quella “purificazione della memoria” che permette di guardare con rinnovato impegno, e insieme con umiltà e fiducia al futuro». Poi c’è il riferimento alla Chiesa degli States che, con linea intransigente, è riuscita a ridurre, nell’ultimo anno, del 30% le denunce di abusi sessuali. Un buon segno che non deve far «indulgere a compiacimenti fuori luogo», e tuttavia si dimostra che la strada seguita è efficace. Infine si rileva che gli attacchi più recenti al Papa non lo indeboliscono, anzi la sua autorità esce rafforzata nel perseguire la via del «rinnovamento e della riparazione».
In Irlanda è in gioco il futuro del cardinale Sean Brady, primate della Chiesa cattolica del suo Paese, del quale l’opinione pubblica chiede a gran voce le dimissioni per aver taciuto del suo coinvolgimento nella copertura di abusi sessuali ai danni di bambini. Il cardinale che ha nascosto le proprie responsabilità anche agli altri vescovi e al Pontefice, sarebbe vicino alle dimissioni. In Vaticano si auspica che il porporato abbia il buon senso di lasciare il suo posto per evitare un braccio di ferro con Roma, ma se un cardinale fosse costretto alle dimissioni, il fatto avrebbe connotati clamorosi.
L’Osservatore romano, infine, ha pubblicato un intervento dell’arcivescovo di Westminster, mons. Vincent Nichols, nel quale il prelato dice che di fronte a notizie di abusi sessuali da parte di preti, i vescovi devono rivolgersi alla polizia; non vi è alcun impedimento nella legge canonica - rileva Nichols - in questo senso. Anzi l’arcivescovo si spinge oltre e chiede che il processo penale anticipi quello canonico, capovolgendo tutta l’impostazione data fin qui al tema dalle alte gerarchie ecclesiastiche.
http://ilsecoloxix.ilsole24ore.com/p/mondo/2010/03/28/AMwRxuXD-pedofilia_credibilita_chiesa.shtml
Etichette:
chiesa,
credibilità,
pedofila
NELLA CHIESA CATTOLICA INVECE DEL VANGELO SI FANNO SPETTACOLI TEATRALI
CENTRO ANTI-BLASFEMIA
NELLA CHIESA CATTOLICA INVECE DEL VANGELO SI FANNO SPETTACOLI TEATRALI
******************************************************
PROCESSO A GESU' DI DIEGO FABBRI
Processo a Gesù di Diego Fabbri (1911-1980), rappresentato per la prima volta nel 1955,
scritto dopo una lunga gestazione dal 1952 al 1954, ha trionfato sui palcoscenici di tutto il mondo.
L’idea nacque in Fabbri dal processo «politico» che un gruppo di giuristi anglosassoni aveva fatto
nel 1933 a Gerusalemme e che si era concluso con l’assoluzione di Gesù.
TRAMA
PRIMO ATTO
Una compagnia d’ebrei gira per l’Europa inscenando ogni sera lo stesso dramma:
il processo al personaggio storico Gesù di Nazareth, sulla cui innocenza s’interrogano.
Si tratta di un processo di natura giuridica, anche se nel farlo, Elia, il capo della compagnia,
pone al pubblico lo stesso dubbio tormentoso che assilla loro.
Accanto ad Elia, c’è Rebecca, sua moglie, Sara la loro figlia, vedova di Daniele, il giudice mancante,
e Davide, che denunciò Daniele ai nazisti come ebreo, perché era divenuto cristiano.
Elia, Rebecca, Sara e Davide interpretano la parte dei giudici, dividendosi i ruoli,
sempre in modo diverso a garantire ogni sera un nuovo andamento processuale e
affidando il ruolo di Daniele ad un giudice improvvisato che sale dalla platea.
Ai membri della famiglia si aggiungono gli attori-personaggi della troupe:
oltre a Caifa e Pilato, gli apostoli, Maria, Giuseppe e la Maddalena.
Da queste deposizioni il processo prende una piega imprevista e si umanizza.
Nel secondo atto, il dibattito si sposta in platea animando il pubblico con nuovi attori spettatori:
un intellettuale che ha studiato in seminario, un prete, un giovane che ha abbandonato la casa paterna,
una prostituta, una donnetta delle pulizie.
Nelle corso del dibattimento vengono sviscerati i più reconditi segreti che hanno portato alla crocifissione di Gesù.
I testi dell'accusa svelano come nacque il complotto per arrestare il Nazareno.
L'infima ingordigia di potere di Caifa mal si cela nello stupore provato quando Pilato
restituì Gesù al Sinedrio che lo aveva condannato a morte. Sanguinario Caifa,
la mente, e altrettanto sanguinario Pilato, il braccio della morte.
Si scopre inoltre che la Madre di Gesù, Maria quando Gesù restò nel Tempio all'età di 12 anni
era convinta che Lui fosse in compagnia di Giuseppe e lo stesso credeva suo padre.
L'accusa non demorde: assetata di un astio covato da tanti anni nei confronti di Gesù e dei suoi discepoli,
dà sfogo a tutta la sua ira accusando Pietro di essere un vile traditore e Tommaso di essere un incredulo,
riferendosi alla conosciutissima frase che lui disse al tempo :
"Se non vedo Gesù e se non metto il mio dito nelle sue piaghe io non crederò..."
e inveisce contro di loro suscitando il disappunto della difesa che chiede l'intervento del presidente della giuria.
Non meno altèro è Giuda il discepolo che ha venduto Gesù, che all'opposto dei suoi ex-compagni non crede ai suoi miracoli
convinto com'è che il suo progetto non era di volere la morte di Cristo quanto solo una lezione da parte del Sinedrio.
A nulla valgono i suoi tentativi di fingere di volere un'amicizia con Giovanni che lo contrasta dicendogli
che Gesù non lo avrebbe accettato.
Giuda allora incalzato da accusa e difesa esce di scena maledicendo quei 30 denari rigettandoli a Caifa.
Ancora non si sono tirati i fili del processo. Caifa e Pilato si accusano a vicenda delle responsabilità per la morte di Gesù
e dimostrano una maestria indiscussa nell'arte dello scaricabarile.
L'avvocato della difesa tenta di riportare il dibattimento sui giusti binari esprimendo la ragione di fondo di tutti i presenti:
tutti avevano la speranza che Gesù facesse un miracolo dall'alto della Croce.
Tutti, anche i discepoli, si aspettavano qualcosa di forte che desse corpo a quanto da Gesù predicato fino a quel giorno.
Ma la figura di Maria Maddalena e di Lazzaro squarciano il grigio sipario dell'ignoranza esclamando che le parole
e i gesti miracolosi di Gesù non erano che Amore. L'Amore che Gesù e il Padre hanno per ognuno di noi.
SECONDO ATTO
Dai banchi assiepati del pubblico presente in chiesa esce una donna,
una giovane avvenente truccata di tutto punto che come Maria Maddalena "era una di quelle..."
E' lì per difendere Gesù, per contrastare l'ignoranza dell'accusa che di amore non ne capisce nulla.
E tale e tanta è la foga di questa donna "...non dovete condannare Gesù nemmeno per gioco, io dico di no! di no! di no!"
E all'accusa non resta che ascoltare in silenzio.
Anche un'altra figura sale dai banchi dei fedeli a dar man forte alla donna e a Maria Maddalena.
E' una madre anziana che vuole esporre il suo caso. Aveva un figlio cresciuto con tanti sacrifici che un giorno se ne andò da casa.
Era cupo, pensieroso tanto da incutere timore a lei, sua madre. Una notte vengono a prelevarlo da casa,
accusandolo di essere un sovversivo...
Ma il dolore più grande è alla notizia che un giorno lui è morto. Lei non si dà pace, ma qualcosa cresce dentro di sè.
Suo figlio lo sente come risuscitato nella sua mente e nel suo cuore.
Le parla, la conforta, le confida cose che in vita non le ha mai detto.
E questa madre conclude il suo intervento con la sicura convinzione che un giorno lo rivedrà in Paradiso.
Una supplica viene rivolta a tutto il tribunale; di non condannare Gesù "... non sono favole, signori giudici, sono certezze!
Non ce lo toccate Gesù, siate buoni verso il Salvatore: siate buoni con Lui e con noi..."
L'accusa ha un sussulto di odio quando chiede l'interruzione del processo; ma il presidente - contrariato - la zittisce.
Il presidente prima di pronunciare la sentenza chiede ai testimoni chi fosse per loro Gesù:
:” … chi è - chi è – per voi, Gesù di Nazareth?... Perché non lo gridate forte, dovunque e sempre, quel che avete detto stasera?
Tutti dovete gridarlo! Tutti! Perché altrimenti si ripete anche per voi, quello che accadde per noi, allora. Di rinnegare… di condannare…
di crocifiggere Gesù. Io debbo ormai proclamare… alto… e al cospetto di tutti… che non so ancora se Gesù di Nazareth
sia stato quel Messia che noi aspettavamo… non lo so… ma è certo che Lui,
Lui solo, alimenta e sostiene da quel giorno tutte le speranze del mondo!
E io lo proclamo innocente… e martire… e guida…”
Alle risposte si aggiunge anche quella dell'accusa che, ormai sconfitta, getta la spugna:
"Mi ha perseguitato per anni... mi ha accecato... e ora ha vinto...".
Ecco allora il presidente che a braccia larghe, pronuncia l'assoluzione di Gesù,
di quel Gesù che è stato ad ascoltare in silenzio questo processo contro di lui.
L’amara conclusione a cui si giunge è “ tutti lo misero a morte con nascosto rammarico, ma con un sospiro di sollievo…”
E alla fine, viene recitata una preghiera da ognuno degli attori:
"sete di Lui, del nostro Salvatore che in questo inizio del nuovo
millennio è sempre presente a tormentarci con il Suo implacabile amore".
**************************************************
Questa opera teatrale, una commedia con sapore anti-semita e dissacrante,
può essere fatta in teatro, ma rappresentarla in chiesa è davvero blasfemo.
Ecco i cattolici invece di leggere e seguire le Sacre Scritture che guidano
e salvano, si perdono in chiacchere inutili, attraverso commedie dissacranti.
E fanno queste pagliacciate perfino in chiesa accanto all'altare.
Ecco in questi giorni la commedia Processo a Gesù, viene rappresentata
presso la parrocchia San Giuseppe di Molfetta:
http://www.quindici-molfetta.it/questa-sera-a-molfetta-processo-a-gesu-alla-chiesa-san-giuseppe_18807.aspx
Anche altre parrocchie hanno rappresentato quest'opera:
http://www.radiolucesanzenone.it/Feste%20Crocifisso/processo.htm
Per il clero cattolico quest'opera di fantasia dissacrante è opera sacra,
quanto ignoranza e bestemmie!
L'opera sacra per il cristiano è solo la Sacra Bibbia!
http://www.culturacattolica.it/default.asp?id=102&id_n=4541
********************************************************************
http://sites.google.com/site/centroantiblasfemia/
27 03 2010
http://sites.google.com/site/centroantiblasfemia/Home/nella-chiesa-cattolica-invece-del-vangelo-si-fanno-spettacoli-teatrali
NELLA CHIESA CATTOLICA INVECE DEL VANGELO SI FANNO SPETTACOLI TEATRALI
******************************************************
PROCESSO A GESU' DI DIEGO FABBRI
Processo a Gesù di Diego Fabbri (1911-1980), rappresentato per la prima volta nel 1955,
scritto dopo una lunga gestazione dal 1952 al 1954, ha trionfato sui palcoscenici di tutto il mondo.
L’idea nacque in Fabbri dal processo «politico» che un gruppo di giuristi anglosassoni aveva fatto
nel 1933 a Gerusalemme e che si era concluso con l’assoluzione di Gesù.
TRAMA
PRIMO ATTO
Una compagnia d’ebrei gira per l’Europa inscenando ogni sera lo stesso dramma:
il processo al personaggio storico Gesù di Nazareth, sulla cui innocenza s’interrogano.
Si tratta di un processo di natura giuridica, anche se nel farlo, Elia, il capo della compagnia,
pone al pubblico lo stesso dubbio tormentoso che assilla loro.
Accanto ad Elia, c’è Rebecca, sua moglie, Sara la loro figlia, vedova di Daniele, il giudice mancante,
e Davide, che denunciò Daniele ai nazisti come ebreo, perché era divenuto cristiano.
Elia, Rebecca, Sara e Davide interpretano la parte dei giudici, dividendosi i ruoli,
sempre in modo diverso a garantire ogni sera un nuovo andamento processuale e
affidando il ruolo di Daniele ad un giudice improvvisato che sale dalla platea.
Ai membri della famiglia si aggiungono gli attori-personaggi della troupe:
oltre a Caifa e Pilato, gli apostoli, Maria, Giuseppe e la Maddalena.
Da queste deposizioni il processo prende una piega imprevista e si umanizza.
Nel secondo atto, il dibattito si sposta in platea animando il pubblico con nuovi attori spettatori:
un intellettuale che ha studiato in seminario, un prete, un giovane che ha abbandonato la casa paterna,
una prostituta, una donnetta delle pulizie.
Nelle corso del dibattimento vengono sviscerati i più reconditi segreti che hanno portato alla crocifissione di Gesù.
I testi dell'accusa svelano come nacque il complotto per arrestare il Nazareno.
L'infima ingordigia di potere di Caifa mal si cela nello stupore provato quando Pilato
restituì Gesù al Sinedrio che lo aveva condannato a morte. Sanguinario Caifa,
la mente, e altrettanto sanguinario Pilato, il braccio della morte.
Si scopre inoltre che la Madre di Gesù, Maria quando Gesù restò nel Tempio all'età di 12 anni
era convinta che Lui fosse in compagnia di Giuseppe e lo stesso credeva suo padre.
L'accusa non demorde: assetata di un astio covato da tanti anni nei confronti di Gesù e dei suoi discepoli,
dà sfogo a tutta la sua ira accusando Pietro di essere un vile traditore e Tommaso di essere un incredulo,
riferendosi alla conosciutissima frase che lui disse al tempo :
"Se non vedo Gesù e se non metto il mio dito nelle sue piaghe io non crederò..."
e inveisce contro di loro suscitando il disappunto della difesa che chiede l'intervento del presidente della giuria.
Non meno altèro è Giuda il discepolo che ha venduto Gesù, che all'opposto dei suoi ex-compagni non crede ai suoi miracoli
convinto com'è che il suo progetto non era di volere la morte di Cristo quanto solo una lezione da parte del Sinedrio.
A nulla valgono i suoi tentativi di fingere di volere un'amicizia con Giovanni che lo contrasta dicendogli
che Gesù non lo avrebbe accettato.
Giuda allora incalzato da accusa e difesa esce di scena maledicendo quei 30 denari rigettandoli a Caifa.
Ancora non si sono tirati i fili del processo. Caifa e Pilato si accusano a vicenda delle responsabilità per la morte di Gesù
e dimostrano una maestria indiscussa nell'arte dello scaricabarile.
L'avvocato della difesa tenta di riportare il dibattimento sui giusti binari esprimendo la ragione di fondo di tutti i presenti:
tutti avevano la speranza che Gesù facesse un miracolo dall'alto della Croce.
Tutti, anche i discepoli, si aspettavano qualcosa di forte che desse corpo a quanto da Gesù predicato fino a quel giorno.
Ma la figura di Maria Maddalena e di Lazzaro squarciano il grigio sipario dell'ignoranza esclamando che le parole
e i gesti miracolosi di Gesù non erano che Amore. L'Amore che Gesù e il Padre hanno per ognuno di noi.
SECONDO ATTO
Dai banchi assiepati del pubblico presente in chiesa esce una donna,
una giovane avvenente truccata di tutto punto che come Maria Maddalena "era una di quelle..."
E' lì per difendere Gesù, per contrastare l'ignoranza dell'accusa che di amore non ne capisce nulla.
E tale e tanta è la foga di questa donna "...non dovete condannare Gesù nemmeno per gioco, io dico di no! di no! di no!"
E all'accusa non resta che ascoltare in silenzio.
Anche un'altra figura sale dai banchi dei fedeli a dar man forte alla donna e a Maria Maddalena.
E' una madre anziana che vuole esporre il suo caso. Aveva un figlio cresciuto con tanti sacrifici che un giorno se ne andò da casa.
Era cupo, pensieroso tanto da incutere timore a lei, sua madre. Una notte vengono a prelevarlo da casa,
accusandolo di essere un sovversivo...
Ma il dolore più grande è alla notizia che un giorno lui è morto. Lei non si dà pace, ma qualcosa cresce dentro di sè.
Suo figlio lo sente come risuscitato nella sua mente e nel suo cuore.
Le parla, la conforta, le confida cose che in vita non le ha mai detto.
E questa madre conclude il suo intervento con la sicura convinzione che un giorno lo rivedrà in Paradiso.
Una supplica viene rivolta a tutto il tribunale; di non condannare Gesù "... non sono favole, signori giudici, sono certezze!
Non ce lo toccate Gesù, siate buoni verso il Salvatore: siate buoni con Lui e con noi..."
L'accusa ha un sussulto di odio quando chiede l'interruzione del processo; ma il presidente - contrariato - la zittisce.
Il presidente prima di pronunciare la sentenza chiede ai testimoni chi fosse per loro Gesù:
:” … chi è - chi è – per voi, Gesù di Nazareth?... Perché non lo gridate forte, dovunque e sempre, quel che avete detto stasera?
Tutti dovete gridarlo! Tutti! Perché altrimenti si ripete anche per voi, quello che accadde per noi, allora. Di rinnegare… di condannare…
di crocifiggere Gesù. Io debbo ormai proclamare… alto… e al cospetto di tutti… che non so ancora se Gesù di Nazareth
sia stato quel Messia che noi aspettavamo… non lo so… ma è certo che Lui,
Lui solo, alimenta e sostiene da quel giorno tutte le speranze del mondo!
E io lo proclamo innocente… e martire… e guida…”
Alle risposte si aggiunge anche quella dell'accusa che, ormai sconfitta, getta la spugna:
"Mi ha perseguitato per anni... mi ha accecato... e ora ha vinto...".
Ecco allora il presidente che a braccia larghe, pronuncia l'assoluzione di Gesù,
di quel Gesù che è stato ad ascoltare in silenzio questo processo contro di lui.
L’amara conclusione a cui si giunge è “ tutti lo misero a morte con nascosto rammarico, ma con un sospiro di sollievo…”
E alla fine, viene recitata una preghiera da ognuno degli attori:
"sete di Lui, del nostro Salvatore che in questo inizio del nuovo
millennio è sempre presente a tormentarci con il Suo implacabile amore".
**************************************************
Questa opera teatrale, una commedia con sapore anti-semita e dissacrante,
può essere fatta in teatro, ma rappresentarla in chiesa è davvero blasfemo.
Ecco i cattolici invece di leggere e seguire le Sacre Scritture che guidano
e salvano, si perdono in chiacchere inutili, attraverso commedie dissacranti.
E fanno queste pagliacciate perfino in chiesa accanto all'altare.
Ecco in questi giorni la commedia Processo a Gesù, viene rappresentata
presso la parrocchia San Giuseppe di Molfetta:
http://www.quindici-molfetta.it/questa-sera-a-molfetta-processo-a-gesu-alla-chiesa-san-giuseppe_18807.aspx
Anche altre parrocchie hanno rappresentato quest'opera:
http://www.radiolucesanzenone.it/Feste%20Crocifisso/processo.htm
Per il clero cattolico quest'opera di fantasia dissacrante è opera sacra,
quanto ignoranza e bestemmie!
L'opera sacra per il cristiano è solo la Sacra Bibbia!
http://www.culturacattolica.it/default.asp?id=102&id_n=4541
********************************************************************
http://sites.google.com/site/centroantiblasfemia/
27 03 2010
http://sites.google.com/site/centroantiblasfemia/Home/nella-chiesa-cattolica-invece-del-vangelo-si-fanno-spettacoli-teatrali
venerdì 26 marzo 2010
GERMANIA: CHIESA RISARCISCA VITTIME DI PEDOFILIA
GERMANIA: CHIESA RISARCISCA VITTIME DI PEDOFILIA
(AGI) - Berlino, 9 mar. - La Chiesa tedesca deve indennizzare le vittime di abusi sessuali compiuti negli istituti di istruzione ecclesiastici. Lo chiede oggi dalle colonne del quotidiano 'Sueddeutsche Zeitung' il ministro federale della Giustizia, la liberale Sabine Leutheusser-Schnarrenberger, secondo la quale "e' necessario un chiaro segnale indirizzato alle vittime, come ad esempio una discussione su risarcimenti volontari nei casi in cui e' avvenuta la prescrizione giudiziaria". Il ministro sottolinea che questo gesto di riparazione materiale significa "rendere in parte giustizia alle vittime, anche se l'ingiustizia sofferta non e' quantizzabile materialmente". Sulla stessa lunghezza d'onda e' anche il segretario del partito socialdemocratico, Andrea Nahles, che estende la richiesta di risarcimento anche agli istituti laici in cui si sono verificati abusi. La signora Nahles spiega alla 'Sueddeutsche' che un risarcimento anche simbolico "sarebbe un'offerta adeguata alle vittime di allora", aggiungendo che "bisogna fare chiarezza ovunque si sono tenuti nascosti per anni abusi sistematici, affinche' essi non si ripetano". Nel frattempo il ministro della Giustizia bavarese, Beate Merk (Csu), chiede sul quotidiano 'Die Welt' di elevare le pene riguardanti gli abusi sessuali, poiche' ogni reato del genere e' "un crimine che deve essere nuovamente bollato allo stesso modo in cui cio' avveniva con la vecchia legislazione e come continua a rimanere nella percezione dei cittadini". In termini concreti la signora Merk chiede che "la pena minima venga aumentata dal minimo attuale di sei mesi ad un anno", poiche' "gli abusi sessuali sono le cose piu' ripugnanti che una persona possa fare all'animo innocente di un bambino".
http://www.agi.it/estero/notizie/201003091046-est-rt10032-germania_ministro_giustizia_chiesa_risarcisca_vittime_pedofilia
(AGI) - Berlino, 9 mar. - La Chiesa tedesca deve indennizzare le vittime di abusi sessuali compiuti negli istituti di istruzione ecclesiastici. Lo chiede oggi dalle colonne del quotidiano 'Sueddeutsche Zeitung' il ministro federale della Giustizia, la liberale Sabine Leutheusser-Schnarrenberger, secondo la quale "e' necessario un chiaro segnale indirizzato alle vittime, come ad esempio una discussione su risarcimenti volontari nei casi in cui e' avvenuta la prescrizione giudiziaria". Il ministro sottolinea che questo gesto di riparazione materiale significa "rendere in parte giustizia alle vittime, anche se l'ingiustizia sofferta non e' quantizzabile materialmente". Sulla stessa lunghezza d'onda e' anche il segretario del partito socialdemocratico, Andrea Nahles, che estende la richiesta di risarcimento anche agli istituti laici in cui si sono verificati abusi. La signora Nahles spiega alla 'Sueddeutsche' che un risarcimento anche simbolico "sarebbe un'offerta adeguata alle vittime di allora", aggiungendo che "bisogna fare chiarezza ovunque si sono tenuti nascosti per anni abusi sistematici, affinche' essi non si ripetano". Nel frattempo il ministro della Giustizia bavarese, Beate Merk (Csu), chiede sul quotidiano 'Die Welt' di elevare le pene riguardanti gli abusi sessuali, poiche' ogni reato del genere e' "un crimine che deve essere nuovamente bollato allo stesso modo in cui cio' avveniva con la vecchia legislazione e come continua a rimanere nella percezione dei cittadini". In termini concreti la signora Merk chiede che "la pena minima venga aumentata dal minimo attuale di sei mesi ad un anno", poiche' "gli abusi sessuali sono le cose piu' ripugnanti che una persona possa fare all'animo innocente di un bambino".
http://www.agi.it/estero/notizie/201003091046-est-rt10032-germania_ministro_giustizia_chiesa_risarcisca_vittime_pedofilia
Pedofilia,la Chiesa olandese indaga
Pedofilia,la Chiesa olandese indaga
9/3/2010
Inchiesta su abusi in scuole cattoliche
La Conferenza episcopale olandese ha annunciato che sarà avviata un'inchiesta per accertare quanto accaduto in diverse scuole cattoliche dove sono state denunciati casi di abusi nei confronti di bambini. Lo hanno reso noto diversi media olandesi. L'indagine sulle presunte violenze sessuali, spiegano i vescovi, sarà "vasta, esterna e indipendente".
I vescovi olandesi sono "profondamente colpiti" dalle storie sui minori emerse in queste ultime settimane. Il caso è scoppiato una decina di giorni fa. Anche alcune suore, non solo quindi sacerdoti, di scuole cattoliche si sarebbero rese colpevoli, negli anni '50, di abusi. Un giornale olandese riporta la storia di Herman Harends, oggi 63enne, che ricorda i turbamenti subiti quando, 11enne, frequentava un collegio cattolico a Tegelen, cittadina nel sud dei Paesi Bassi.
"Non ne ho parlato prima perché si tratta di accuse difficili da sostenere e provare. Non cerco vendetta o scuse, molte delle suore sono già morte. E non credo - ha aggiunto si trattasse di un caso solato''.
Già l'ordine dei Salesiani aveva annunciato che un'inchiesta sarebbe stata aperta per i presunti abusi sessuali commessi da membri del clero in uno studentato della regione di Arnhem negli anni '60. Da allora, una commissione consultiva episcopale, creata nel 1995 per aiutare le vittime degli abusi sessuali commessi da membri del clero, ha ricevuto 200 testimonianze.
Sugli scandali che hanno colpito la Chiesa in diversi Paesi, dalla Germania all'Irlanda, il Vaticano ha preso una netta posizione. La Chiesa ha "affrontato il manifestarsi del problema con tempestività e decisione", ha dichiarato il portavoce, padre Federico Lombardi. In una nota per la Radio Vaticana, il religioso spiega anche come "concentrare le accuse solo sulla Chiesa porta a falsare la prospettiva".
"Le principali istituzioni ecclesiastiche coinvolte" nella vicenda "hanno affrontato il manifestarsi del problema con tempestività e con decisione. Hanno dato prova di volontà di trasparenza, in certo senso hanno accelerato il manifestarsi del problema invitando le vittime a parlare anche quando si trattava di casi di molto tempo fa". E' quanto rileva padre Lombardi in una lunga nota dedicata al caso degli abusi sessuali commessi dai sacerdoti e alle reazione della Santa Sede.
"Così facendo - ha aggiunto Lombardi - hanno affrontato le questioni con il piede giusto, perché il punto di partenza corretto è il riconoscimento di ciò che è avvenuto, e la preoccupazione per le vittime e le conseguenze degli atti compiuti contro di loro".
http://www.tgcom.mediaset.it/mondo/articoli/articolo476028.shtml
9/3/2010
Inchiesta su abusi in scuole cattoliche
La Conferenza episcopale olandese ha annunciato che sarà avviata un'inchiesta per accertare quanto accaduto in diverse scuole cattoliche dove sono state denunciati casi di abusi nei confronti di bambini. Lo hanno reso noto diversi media olandesi. L'indagine sulle presunte violenze sessuali, spiegano i vescovi, sarà "vasta, esterna e indipendente".
I vescovi olandesi sono "profondamente colpiti" dalle storie sui minori emerse in queste ultime settimane. Il caso è scoppiato una decina di giorni fa. Anche alcune suore, non solo quindi sacerdoti, di scuole cattoliche si sarebbero rese colpevoli, negli anni '50, di abusi. Un giornale olandese riporta la storia di Herman Harends, oggi 63enne, che ricorda i turbamenti subiti quando, 11enne, frequentava un collegio cattolico a Tegelen, cittadina nel sud dei Paesi Bassi.
"Non ne ho parlato prima perché si tratta di accuse difficili da sostenere e provare. Non cerco vendetta o scuse, molte delle suore sono già morte. E non credo - ha aggiunto si trattasse di un caso solato''.
Già l'ordine dei Salesiani aveva annunciato che un'inchiesta sarebbe stata aperta per i presunti abusi sessuali commessi da membri del clero in uno studentato della regione di Arnhem negli anni '60. Da allora, una commissione consultiva episcopale, creata nel 1995 per aiutare le vittime degli abusi sessuali commessi da membri del clero, ha ricevuto 200 testimonianze.
Sugli scandali che hanno colpito la Chiesa in diversi Paesi, dalla Germania all'Irlanda, il Vaticano ha preso una netta posizione. La Chiesa ha "affrontato il manifestarsi del problema con tempestività e decisione", ha dichiarato il portavoce, padre Federico Lombardi. In una nota per la Radio Vaticana, il religioso spiega anche come "concentrare le accuse solo sulla Chiesa porta a falsare la prospettiva".
"Le principali istituzioni ecclesiastiche coinvolte" nella vicenda "hanno affrontato il manifestarsi del problema con tempestività e con decisione. Hanno dato prova di volontà di trasparenza, in certo senso hanno accelerato il manifestarsi del problema invitando le vittime a parlare anche quando si trattava di casi di molto tempo fa". E' quanto rileva padre Lombardi in una lunga nota dedicata al caso degli abusi sessuali commessi dai sacerdoti e alle reazione della Santa Sede.
"Così facendo - ha aggiunto Lombardi - hanno affrontato le questioni con il piede giusto, perché il punto di partenza corretto è il riconoscimento di ciò che è avvenuto, e la preoccupazione per le vittime e le conseguenze degli atti compiuti contro di loro".
http://www.tgcom.mediaset.it/mondo/articoli/articolo476028.shtml
Nyt:"Papa sapeva di prete pedofilo"
Nyt:"Papa sapeva di prete pedofilo"
Nuove accuse su scandalo tedesco
Il futuro Papa Benedetto XVI sapeva del caso del prete tedesco, riconosciuto colpevole di abusi su minori e reintegrato nelle sue cariche pastorali, mentre Joseph Ratzinger era arcivescovo di Monaco. La nuova accusa sulla massima carica della Chiesa cattolica arriva ancora una volta dal "New York Times", che si riferisce a Peter Hullermann e parla di un documento che avrebbe informato il futuro papa della vicenda.
Il quotidiano americano ricorda che proprio quel sacerdote tornò alle sue funzioni pastorali pur essendo stato riconosciuto colpevole di pedofilia. Il caso era venuto alla luce qualche settimana fa. Ma in quell'occasione l'allora vice di Ratzinger, Gerhard Gruber, aveva detto di avere lui tutte le responsabilità per i mancati interventi nei confronti del prete.
In pratica, si dice invece che il futuro papa Benedetto XVI fu tenuto strettamente aggiornato a proposito di quel caso, molto più di quanto lasciato trasparire dalla Chiesa. Una circostanza che accresce gli interrogativi sulla gestione dello scandalo da parte di Ratzinger prima della sua ascesa al Vaticano. Da quanto riferisce il New York Times, sembra che, con l'approvazione dell'allora arcivescovo, Peter Hullermann aveva iniziato una terapia negli anni Ottanta in seguito ai suoi abusi, ma sarebbe tornato alla sua attività pastorale pochi giorni dopo l'inizio della cura psicologica. E lo stesso prete fu successivamente condannato per molestie ai danni di bambini.
Il quotidiano statunitense spiega che esiste una nota riguardante il caso di Hullermann che fu consegnata all'allora arcivescovo di Monaco informandolo del reintegro del prete. Insomma, secondo il New York Times, Ratzinger avrebbe avuto le informazioni che gli permettevano di intervenire su quel prete, o almeno evitare che venisse di nuovo in contatto con minori.
La gerarchia ecclesiastica è subito intervenuta in difesa di Benedetto XVI, continua il quotidiano, dicendo che quel "memo" è pura routine e che è quindi "improbabile che quel documento sia arrivato sulla scrivania dell'arcivescovo", secondo quanto dice il reverendo Lorenz Wolf, vicario giudiziario dell'arcidiocesi di Monaco. Ma lo stesso Wolfa avrebbe anche precisato che non potrebbe escludere che il cardinale Ratzinger abbia letto quel documento. "L'esistenza del documento è confermata da due fonti ecclesiastiche", riferisce il Nyt, "e dimostra che Ratzinger non solo presiedette un incontro il 15 gennaio 1980, con il quale si approvava il trasferimento del prete, ma fu anche informato della nuova dislocazione del sacerdote".
http://www.tgcom.mediaset.it/mondo/articoli/articolo477509.shtml
Nuove accuse su scandalo tedesco
Il futuro Papa Benedetto XVI sapeva del caso del prete tedesco, riconosciuto colpevole di abusi su minori e reintegrato nelle sue cariche pastorali, mentre Joseph Ratzinger era arcivescovo di Monaco. La nuova accusa sulla massima carica della Chiesa cattolica arriva ancora una volta dal "New York Times", che si riferisce a Peter Hullermann e parla di un documento che avrebbe informato il futuro papa della vicenda.
Il quotidiano americano ricorda che proprio quel sacerdote tornò alle sue funzioni pastorali pur essendo stato riconosciuto colpevole di pedofilia. Il caso era venuto alla luce qualche settimana fa. Ma in quell'occasione l'allora vice di Ratzinger, Gerhard Gruber, aveva detto di avere lui tutte le responsabilità per i mancati interventi nei confronti del prete.
In pratica, si dice invece che il futuro papa Benedetto XVI fu tenuto strettamente aggiornato a proposito di quel caso, molto più di quanto lasciato trasparire dalla Chiesa. Una circostanza che accresce gli interrogativi sulla gestione dello scandalo da parte di Ratzinger prima della sua ascesa al Vaticano. Da quanto riferisce il New York Times, sembra che, con l'approvazione dell'allora arcivescovo, Peter Hullermann aveva iniziato una terapia negli anni Ottanta in seguito ai suoi abusi, ma sarebbe tornato alla sua attività pastorale pochi giorni dopo l'inizio della cura psicologica. E lo stesso prete fu successivamente condannato per molestie ai danni di bambini.
Il quotidiano statunitense spiega che esiste una nota riguardante il caso di Hullermann che fu consegnata all'allora arcivescovo di Monaco informandolo del reintegro del prete. Insomma, secondo il New York Times, Ratzinger avrebbe avuto le informazioni che gli permettevano di intervenire su quel prete, o almeno evitare che venisse di nuovo in contatto con minori.
La gerarchia ecclesiastica è subito intervenuta in difesa di Benedetto XVI, continua il quotidiano, dicendo che quel "memo" è pura routine e che è quindi "improbabile che quel documento sia arrivato sulla scrivania dell'arcivescovo", secondo quanto dice il reverendo Lorenz Wolf, vicario giudiziario dell'arcidiocesi di Monaco. Ma lo stesso Wolfa avrebbe anche precisato che non potrebbe escludere che il cardinale Ratzinger abbia letto quel documento. "L'esistenza del documento è confermata da due fonti ecclesiastiche", riferisce il Nyt, "e dimostra che Ratzinger non solo presiedette un incontro il 15 gennaio 1980, con il quale si approvava il trasferimento del prete, ma fu anche informato della nuova dislocazione del sacerdote".
http://www.tgcom.mediaset.it/mondo/articoli/articolo477509.shtml
Usa, abusò di 200 bambini. Il Nyt: «Il Papa e Bertone lo coprirono»
Usa, abusò di 200 bambini. Il Nyt: «Il Papa e Bertone lo coprirono»
La salute precaria di padre Murphy e la mancanza di nuove accuse nei suoi confronti sono stati elementi determinanti nella decisione di non punirlo. È quanto ha commentato al New York Times il portavoce del Vaticano, padre Federico Lombardi, riferendosi al caso di pedofilia, rivelato dallo stesso giornale, che ha coinvolto un prete del Wisconsin e almeno 200 bambini sordi. Un caso che, secondo documenti ottenuti dal New York Times, il cardinale Joseph Ratzinger, attuale Papa Benedetto XVI, e il cardinale Tarcisio Bertone, attuale segretario di Stato Vaticano, preferirono non rivelare.
Padre Murphy, è detto in un comunicato di Padre Lombardi citato dal New York Times, ha certamente abusato di bambini «particolarmente vulnerabili» e violato la legge. Si tratta di «un caso tragico», ha aggiunto.
Lombardi ha però sottolineato che il Vaticano è stato messo a conoscenza del caso solo nel 1996, anni dopo la fine delle indagini. Sui motivi per i quali padre Murphy non sia mai stato punito riducendolo allo stato laicale, il portavoce ha risposto che «il diritto canonico non prevede punizioni automatiche».
Ha quindi aggiunto che la precaria salute di padre Murphy e la mancanza di nuove accuse nei suoi confronti sono stati elementi determinanti nella decisione. Padre Murphy è morto nel 1998, due anni dopo che il Vaticano venne a conoscenza del caso.
25 marzo 2010
http://www.unita.it/news/mondo/96613/usa_abus_di_bambini_il_nyt_il_papa_e_bertone_lo_coprirono
La salute precaria di padre Murphy e la mancanza di nuove accuse nei suoi confronti sono stati elementi determinanti nella decisione di non punirlo. È quanto ha commentato al New York Times il portavoce del Vaticano, padre Federico Lombardi, riferendosi al caso di pedofilia, rivelato dallo stesso giornale, che ha coinvolto un prete del Wisconsin e almeno 200 bambini sordi. Un caso che, secondo documenti ottenuti dal New York Times, il cardinale Joseph Ratzinger, attuale Papa Benedetto XVI, e il cardinale Tarcisio Bertone, attuale segretario di Stato Vaticano, preferirono non rivelare.
Padre Murphy, è detto in un comunicato di Padre Lombardi citato dal New York Times, ha certamente abusato di bambini «particolarmente vulnerabili» e violato la legge. Si tratta di «un caso tragico», ha aggiunto.
Lombardi ha però sottolineato che il Vaticano è stato messo a conoscenza del caso solo nel 1996, anni dopo la fine delle indagini. Sui motivi per i quali padre Murphy non sia mai stato punito riducendolo allo stato laicale, il portavoce ha risposto che «il diritto canonico non prevede punizioni automatiche».
Ha quindi aggiunto che la precaria salute di padre Murphy e la mancanza di nuove accuse nei suoi confronti sono stati elementi determinanti nella decisione. Padre Murphy è morto nel 1998, due anni dopo che il Vaticano venne a conoscenza del caso.
25 marzo 2010
http://www.unita.it/news/mondo/96613/usa_abus_di_bambini_il_nyt_il_papa_e_bertone_lo_coprirono
LE SUORE CATTOLICHE DIFFONDONO JESUS CHRIST SUPERSTAR-OPERA SUPERBLASFEMA

CENTRO ANTI-BLASFEMIA
LE SUORE CATTOLICHE DIFFONDONO JESUS CHRIST SUPERSTAR-OPERA SUPERBLASFEMA
BLOG: CANTA MENTRE CAMMINI
Figlie di S. Maria della Provvidenza - Provincia "Beati Luigi e Chiara" - Via Statale per Lecco, 20 - 22100 Como (Italia)
Video:
http://singasyougo.blogspot.com/2010/03/hosanna-jesus-christ-superstar.html
http://www.cgfsmp.org/
Hosanna - Jesus Christ Superstar
"Era ormai vicino alla discesa del monte degli Ulivi, quando tutta la folla dei discepoli, pieni di gioia, cominciò a lodare Dio a gran voce per tutti i prodigi che avevano veduto, dicendo:
CROWD
Hosanna Hey Sanna Sanna Sanna Hosanna
Hey Sanna Hosanna
Hey JC, JC won't you smile at me?
Sanna Hosanna Hey Superstar." (Dal Vangelo di Matteo) (1)
AIAPHAS
Tell the rabble to be quiet, we anticipate a riot.
This common crowd, is much too loud.
Tell the mob who sing your song that they are fools and they are wrong.
They are a curse. They should disperse.
CROWD
Hosanna Hey Sanna Sanna Sanna Hosanna
Hey Sanna Hosanna
Hey JC, JC you're alright by me!
Sanna Hosanna Hey Superstar
JESUS
Why waste your breath moaning at the crowd?
Nothing can be done to stop the shouting.
If every tongue were stilled
The noise would still continue.
The rocks and stone themselves would start to sing:
CROWD
Hosanna Hey Sanna Sanna Sanna Hosanna
Hey Sanna Hosanna
Hey JC, JC won't you fight for me?
Sanna Hosanna Hey Superstar
JESUS
Sing me your songs, but not for me alone.
Sing out for yourselves, for you are blessed.
There is not one of you who can not win the kingdom.
The slow, the suffering, the quick, the dead.
CROWD
Hosanna Hey Sanna Sanna Sanna Hosanna
Hey Sanna Hosanna
Hey JC, JC won't you die for me?
Sanna Hosanna Hey Superstar
Traduzione Italiana
http://www.fileden.com/files/2008/11/5/2174365/Blog%20Sing%20as%20you%20go/Osanna%20-%20Jesus%20Christ%20Superstar.pdf
*********************************************************************************************************
LE SUORE CATTOLICHE (Figlie di S. Maria della Provvidenza - Provincia "Beati Luigi e Chiara" - Via Statale per Lecco, 20 - 22100 Como (Italia)
DIFFONDONO JESUS CHRIST SUPERSTAR-OPERA SUPERBLASFEMA
JESUS CHRIST SUPERSTAR è un opera molto blasfema,principalmente perché
gli autori;Andrew Lloyd Webber e Tim Rice,sono agnostci,non credono in Gesù.
Nelle varie interviste hanno dichiarato che per loro Gesù era un falso pofeta,sciocco
e libertino,mentre il vero sapiente era solo Giuda,l'unico che capiva come andavano le cose.
Quindi vediamo che il Musical JCS insiste sulla negazione del Figlio di Dio.
All'inizio,vediamo che la prostituta Maria Maddalena,riesce a sedurre Gesù,con le sue arti,
lo cosparge di mirra,lo coccola,l'accarezza.Giuda vedendo questo,critica Gesù di essere
immorale,e fare il contrario di ciò che insegna.Intanto Gesù e Maddalena,vivono insieme
giorno e notte,lei di notte gli canta una sensuale ninna nanna,gli sussurra di stare
calmo,di rilassarsi e chiudere gli occhi,mentre lei baderà a lui e lo rinfrescherà con la
mirrà.Gesù e Maddalena sono quindi amanti.Ecco come Maddalena descrive il suo
amore per Gesù;
"Io non so come amarlo,cosa fare a convincerlo.
E' un uomo,è solo un uomo,ed io ho avuto tanti uomini prima,
in tutti i modi.Lui è solo uno in più.
Dovrei violentarlo?
Dovrei gridare e urlare?
Dare sfogo ai mii sentimenti?
Poi,se mi dicesse che mi ama,
non potrei resistere,propio non potrei resistere.....
Lo voglio così,l'amo così".
Quindi la prostituta Maddalena,crede che questo suo amato Gesù,non è altro che uno dei
suoi tanti amanti,è solo un uomo,un uomo come gli altri che vanno a protitute.
Quindi nel Musical JCS,Gesù è un libertino peccatore,non è finita qui,la dissacrazione continua.
Ecco che nel Musical Gesù è pure malvagio.Quando una folla di bisognosi e malati,
e lebbrosi preme per ricevere guarigioni,conforto e consolazione,
Gesù dice loro con furia"Siete troppi-non spingete!Non ce la faccio-non premete!
Guaritevi da soli,lasciatmi in pace"Questa è la pura e semplice negazone della
più importante verità del vangelo:la divinità del Signore Gesù.
Gesù,nel Musical non solo è libertino e malvagio,è anche un essere insicuro,triste, stanco,
è confuso e no sa realmente chi è,perché deve morire,e si ribbella a Dio,perché lo fa morire
senza un motivo:"Mostrami adesso che non sarò ucciso invano..........................................
.....Mostrami che c'è uno scopo perché mi vuo fare morire.Sei molto astuto sul dove e sul come,ma non così
esperto sul perché"Quindi abbiamo un Gesù che bestemmia Dio,e poi continua a urlare a Dio,
dicendogli di inchiodarlo e ucciderlo adesso prima che lui cambi idea,vere bstemmie
che rendono Gesù il contrario di come è descritto nel Vangelo.
Anche Giuda nel Musical accusa Dio di averlo usato;"Dio!Non saprò mai perchè mi hai scelto per il tuo
crimine,il tuo ripugnante,crudele crimine!Tu mi hai assssinato!"
Però poi nel Musical,vediamo che Giuda,dopo essersi impiccato,muore e diventa un Angelo,
e scende dal cielo con altri Angeli e prende in giro Gesù che si trova sulla croce,dicendogli
che si è fatto crocifiggere invano.
Gesù,nel Musical,muore crocifisso,non risorge,infatti non è Figlio di Dio ma un pazzo peccatore
libertino e malvagio.
Che atei amino questo Musical è normale,ma chi si dice cristiano ed accetta questo Musical,
nega la sua fede ed è un ipocrita e bestemmia Dio,le Sacre Scritture e il Signore Gesù.
Se Gesù fosse stato come quello del Musical,il cristianesimo non sarebe mai nato,e
nessuno conoscerebbe Gesù ora.
**********************************************************
ORMAI DENTRO LA CHIESA CATTOLICA REGNA SATANA
JCS PROMOSSO DAL VATICANO CHIESA CATTOLICA
Da molto tempo c'è questo atteggiamento blasfemo,già gli anni 70,mentre in tutta Italia,le canzoni
del musical,blasfemo,Jesus Christ Supertstar,erano censurate,venivano radiotrasmesse,
da Radio-Vaticana.JCS, ormai è diventata un opera di culto cattolico,perfino ai bambini la fanno recitare
sull'altare delle chiese,vediamo le bambine che cantano a Gesù un amore sessuale,definendolo uno
dei tanti che va a prostitute,e i bambini fanno la parte di un Gesù,cattivo,che manda via con crudeltà,
i malati che gli chiedono aiuto,un Gesù,che si arrabbia contro l'Onnipotente,perché,lo fa morire
senza un motivo.
Quante bestemmie, tutto accade anche perchè,i cattolici,sono ignoranti non posseggono Bibbie,
ne conoscono il Vangelo, in chiesa nemmeno si legge il Vangelo, si preferiscono, citazioni
da religioni pagane.
Le chiese cattoliche alla pari delle protestanti, sono diventati teatri e discoteche con tutti i tipi di musica,
compresa la satanica rock.
Il clero e i teologi cattolici,sempre più dichiarano,che i fatti del Vangelo,sono leggende,mentre sempre
più approvano e appoggiano, films blasfemi contro Gesù.
Ora si ci mettono pure le suore a diffondere JCS !
(1) Perfino lo citano come Vangelo di Matteo;
***********************************************************
UN AVVERTIMENTO A TUTTI COLORO CHE FANNO OPERE BLASFEME CONTRO GESU'
Tutti dovremo un giorno comparire davanti al vero Signore Gesù Cristo,
non davanti a quello partorito dall’immaginazione di qualche ateo ma al Giudice di tutta la terra.
Il nostro destino eterno dipende dal rapporto che avremo avuto con Lui.
V.Giovanni:
3, 36
"Chi crede nel Figlio ha vita eterna; chi invece rifiuta di credere
al Figlio non vedrà la vita, ma l'ira di Dio rimane su di lui"
Chi nega la divinità di Gesù è l'anticristo, quindi un dannato in eterno.
Prima Lettera Giovani:
2, 22-23
Chi è il menzognero se non colui che nega che Gesù è il Cristo? L'anticristo è colui che nega il Padre e il Figlio.
Chiunque nega il Figlio, non possiede nemmeno il Padre; chi professa la sua fede nel Figlio possiede anche il Padre.
4, 2-3
Da questo potete riconoscere lo spirito di Dio: ogni spirito che riconosce che Gesù Cristo è venuto nella carne, è da Dio;
ogni spirito che non riconosce Gesù, non è da Dio. Questo è lo spirito dell'anticristo che, come avete udito, viene, anzi è già nel mondo.
Gesù ci ha avvertiti riguardo le bestemmie contro di Lui.
V. Matteo:
12, 30-37
12,30] Chi non è con me è contro di me, e chi non raccoglie con me, disperde.
[31] Perciò io vi dico: Qualunque peccato e bestemmia sarà perdonata agli uomini, ma la bestemmia contro lo Spirito non sarà perdonata.
[32] A chiunque parlerà male del Figlio dell'uomo sarà perdonato; ma la bestemmia contro lo Spirito, non gli sarà perdonata né in questo secolo, né in quello futuro.
[33] Se prendete un albero buono, anche il suo frutto sarà buono; se prendete un albero cattivo, anche il suo frutto sarà cattivo: dal frutto infatti si conosce l'albero.
[34] Razza di vipere, come potete dire cose buone, voi che siete cattivi? Poiché la bocca parla dalla pienezza del cuore.
[35] L'uomo buono dal suo buon tesoro trae cose buone, mentre l'uomo cattivo dal suo cattivo tesoro trae cose cattive.
[36] Ma io vi dico che di ogni parola infondata gli uomini renderanno conto nel giorno del giudizio;
[37] poiché in base alle tue parole sarai giustificato e in base alle tue parole sarai condannato".
Non abbiamo bisogno di opere blasfeme su Gesù,
ma solo il Vangelo è verità salvifica!
San Paolo ci ha avvertiti.
Lettera a Galati:
1,8-9
Orbene, se anche noi stessi o un angelo dal cielo vi predicasse un
vangelo diverso da quello che vi abbiamo predicato, sia anàtema!
L'abbiamo gia detto e ora lo ripeto: se qualcuno vi predica un
vangelo diverso da quello che avete ricevuto, sia anàtema!
N.B. Sia Anatema corrisponde, sia maletto e vada all'inferno !
Citazioni Bibbia
http://www.vatican.va/archive/ITA0001/_INDEX.HTM
http://sites.google.com/site/centroantiblasfemia/
http://sites.google.com/site/centroantiblasfemia/Home/un-avvertimento-a-tutti-coloro-che-fanno-opere-blasfeme-contro-gesu/le-suore-cattoliche-diffondono-jesus-christ-superstar-opera-superblasfema
Etichette:
diffondono,
guanelliane,
jcs
JCS IN CHIESA CON MADDALENA INCINTA!

JCS IN CHIESA CON MADDALENA INCINTA!
Andrea Minidio nella parte di Gesù, Miriam Cossar (incinta all’ottavo mese) in quella di Maria Maddalena
http://picasaweb.google.it/r.dalsanto/JesusChristSuperstar#5447708291397803826
*************************************************************************************************
LA CHIESA DEI SANTI GERVASO E PROTASO DI PARABIAGIO (MI) HA FESTEGGIATO L'ANNIVERSARIO CON IL MUSICAL SUPERBLASFEMO JESUS CHRIST SUPERSTAR-UNA VERSIONE DAVVERO ORIGINALE CON UNA MADDALENA INCINTA!
http://sites.google.com/site/centroantiblasfemia/
http://sites.google.com/site/centroantiblasfemia/Home/jcs-in-chiesa-con-maddalena-incinta
CENTRO ANTI-BLASFEMIA
LA CHIESA DEI SANTI GERVASO E PROTASO DI PARABIAGIO (MI) HA FESTEGGIATO L'ANNIVERSARIO CON IL MUSICAL SUPERBLASFEMO JESUS CHRIST SUPERSTAR-UNA VERSIONE DAVVERO ORIGINALE CON UNA MADDALENA INCINTA!
********************************************************************
Grande successo di pubblico per la rappresentazione del recital “Jesus Christ Superstar” tenutasi venerdì 5 marzo 2010 a Parabiago.
L’evento, realizzato in occasione dei festeggiamenti per i 400 anni della chiesa dei Santi Gervaso e Protaso, ha visto la partecipazione di elevato numero di spettatori di tutte le età: adulti, giovani e anche bambini (in particolare i bambini della terza elementare erano stati invitati ad assistere con i loro genitori).
Lo “spettacolo-meditazione” realizzato dalla “Compagnia della Gru” di Varese ha emozionato e coinvolto tutti i presenti nel giorno del secondo venerdì di Quaresima: nonostante le famose canzoni del musical siano state cantate nella lingua originale di Andrew Lloyd Webber e Tim Rice, l’inglese, la rappresentazione è stata chiara, sia perché ben conosciuta (il racconto della Passione di Gesù Cristo) sia perché le parti musicali sono state intervallate da letture di testi moderni e dei Vangeli assai esplicativi.
Molto toccanti le interpretazioni dei protagonisti oltre che di grande abilità vocale: Andrea Minidio nella parte di Gesù, Andrea Formaggini in quella di Giuda, Miriam Cossar (incinta all’ottavo mese) in quella di Maria Maddalena, Maurizio Melis nella duplice parte di Pilato e Annah, Gianluigi Gornati in quella di Caifa, Paolo Quajo in quella di Pietro, Joanna Giacomone in un insolito Simone Zelota e Stefania Matteazzi nel ruolo, se possibile ancora più originale per una donna, del centurione.
Anche il coro formato da Valentina Castelli, Barbara Catalogna, Joanna Giacomone, Francesca Margiotta, Stefania Matteazzi, Marcella Omaggio, Giada Panucci, Simone Poletti, Paolo Quajo, Ermete Rossi, Margherita Rossi e Giulia Torino e i musicisti Enrico Salvato, Riccardo Bricchi, Stefano Salvato, Flavio Piantoni, Dario Milan hanno mostrato al pubblico indubbie doti canore e musicali.
Grande successo di pubblico per la rappresentazione del recital “Jesus Christ Superstar” tenutasi venerdì 5 marzo a Parabiago.
L’evento, realizzato in occasione dei festeggiamenti per i 400 anni della chiesa dei Santi Gervaso e Protaso, ha visto la partecipazione di elevato numero di spettatori di tutte le età: adulti, giovani e anche bambini (in particolare i bambini della terza elementare erano stati invitati ad assistere con i loro genitori).
Lo “spettacolo-meditazione” realizzato dalla “Compagnia della Gru” di Varese ha emozionato e coinvolto tutti i presenti nel giorno del secondo venerdì di Quaresima: nonostante le famose canzoni del musical siano state cantate nella lingua originale di Andrew Lloyd Webber e Tim Rice, l’inglese, la rappresentazione è stata chiara, sia perché ben conosciuta (il racconto della Passione di Gesù Cristo) sia perché le parti musicali sono state intervallate da letture di testi moderni e dei Vangeli assai esplicativi.
Molto toccanti le interpretazioni dei protagonisti oltre che di grande abilità vocale: Andrea Minidio nella parte di Gesù, Andrea Formaggini in quella di Giuda, Miriam Cossar (incinta all’ottavo mese) in quella di Maria Maddalena, Maurizio Melis nella duplice parte di Pilato e Annah, Gianluigi Gornati in quella di Caifa, Paolo Quajo in quella di Pietro, Joanna Giacomone in un insolito Simone Zelota e Stefania Matteazzi nel ruolo, se possibile ancora più originale per una donna, del centurione.
Anche il coro formato da Valentina Castelli, Barbara Catalogna, Joanna Giacomone, Francesca Margiotta, Stefania Matteazzi, Marcella Omaggio, Giada Panucci, Simone Poletti, Paolo Quajo, Ermete Rossi, Margherita Rossi e Giulia Torino e i musicisti Enrico Salvato, Riccardo Bricchi, Stefano Salvato, Flavio Piantoni, Dario Milan hanno mostrato al pubblico indubbie doti canore e musicali.
http://www.legnanonews.com/news.php?item.7447.2
Jesus Christ Superstar per i 400 anni della parrocchia
05.03.2010 - 06.03.2010
Parabiago - In occasione dei festeggiamenti per i 400 anni della chiesa dei Santi Gervaso e Protaso, venerdì 5 marzo alle ore 21 la "Compagnia della Gru" metterà in scena il recital "Jesus Christ Super Star". La scelta della collocazione in chiesa e nel giorno del secondo venerdì di Quaresima non è casuale: si intende così sottolineare l'importante valenza pastorale dell'evento che vuole essere soprattutto un'occasione di riflessione, sebbene proposta in un modo non "consueto", in un momento così importante dell'anno. A metà strada tra meditazione musicale e rappresentazione sacra, la produzione di "Jesus Christ Superstar" realizzata a cura di Andrea Minidio ed Enrico Salvato, intende infatti valorizzare e rileggere l'opera di Andrew Lloyd Webber sottolineandone la trama di rimandi e citazioni bibliche che la sorreggono e che ne fanno a buon diritto, oltre che un grande episodio di musica moderna, una valida occasione di riflessione sulla Passione di Gesù Cristo. Attorno agli struggenti protagonisti di una vicenda unica per la storia e per la fede, si muove il coro che nel corso della vicenda dà voce alla folla festante che accoglie il Messia, agli Apostoli col loro entusiasmo e con le loro paure e, infine, agli accusatori che chiedono la crocifissione di Cristo. Ad animare questo dramma sacro un tratto realistico e schietto: lo spettatore potrà sperimentare gli aspetti più umani e terreni della vicenda in cui tutti appaiono oppressi da dubbi, domande ed ansie in cui si specchiano le inquietudini del nostro tempo. Per sostenere la struttura di questa storia senza tempo, i brani musicali sono commentati dalla lettura dei passi evangelici e letterari cui si riferisce la vicenda. Lo scopo è quello di accompagnare l'ascolto e guidare ad i vari episodi della vita di Cristo, senza però contaminare il fluire del musical. Promossa dal Centro Studi Musicali Italiano, la Compagnia della Gru nasce a Varese all'inizio dell'anno 2000. È un libero sodalizio di artisti che, provenienti da esperienze musicali diverse, propone spettacoli principalmente legati al Musical e al Gospel. Con circa 250 concerti al suo attivo, la Compagnia della Gru si è esibita in Italia e all'estero in occasione di spettacoli, concorsi e rassegne di levatura internazionale. Nel dicembre 2004, inoltre, la Compagnia della Gru ha pubblicato il suo primo CD, "Merry Christmas", una fiaba originale quale filo conduttore di una selezione di celebri canti natalizi da tutto il mondo, arrangiati per soli, coro e orchestra moderna, nello stile tipico del musical e della musica gospel.
EventList powered by schlu.net
http://www.assesempione.info/component/eventlist/details/704-teatrojesus-christ-superstar-per-i-400-anni-della-parrocchia.html
*****************************************************************************
CENTRO ANTI-BLASFEMIA
LA CHIESA DEI SANTI GERVASO E PROTASO DI PARABIAGIO (MI) HA FESTEGGIATO L'ANNIVERSARIO CON IL MUSICAL SUPERBLASFEMO JESUS CHRIST SUPERSTAR-UNA VERSIONE DAVVERO ORIGINALE CON UNA MADDALENA INCINTA!
ORMAI NELLA CHIESA CATOLICA REGNA SATANA:
JESUS CHRIST SUPERSTAR è un opera molto blasfema,principalmente perché
gli autori;Andrew Lloyd Webber e Tim Rice,sono agnostci,non credono in Gesù.
Nelle varie interviste hanno dichiarato che per loro Gesù era un falso pofeta,sciocco
e libertino,mentre il vero sapiente era solo Giuda,l'unico che capiva come andavano le cose.
Quindi vediamo che il Musical JCS insiste sulla negazione del Figlio di Dio.
All'inizio,vediamo che la prostituta Maria Maddalena,riesce a sedurre Gesù,con le sue arti,
lo cosparge di mirra,lo coccola,l'accarezza.Giuda vedendo questo,critica Gesù di essere
immorale,e fare il contrario di ciò che insegna.Intanto Gesù e Maddalena,vivono insieme
giorno e notte,lei di notte gli canta una sensuale ninna nanna,gli sussurra di stare
calmo,di rilassarsi e chiudere gli occhi,mentre lei baderà a lui e lo rinfrescherà con la
mirrà.Gesù e Maddalena sono quindi amanti.Ecco come Maddalena descrive il suo
amore per Gesù;
"Io non so come amarlo,cosa fare a convincerlo.
E' un uomo,è solo un uomo,ed io ho avuto tanti uomini prima,
in tutti i modi.Lui è solo uno in più.
Dovrei violentarlo?
Dovrei gridare e urlare?
Dare sfogo ai miei sentimenti?
Poi,se mi dicesse che mi ama,
non potrei resistere,propio non potrei resistere.....
Lo voglio così,l'amo così".
Quindi la prostituta Maddalena,crede che questo suo amato Gesù,non è altro che uno dei
suoi tanti amanti,è solo un uomo,un uomo come gli altri che vanno a prostitute.
Quindi nel Musical JCS,Gesù è un libertino peccatore,non è finita qui,la dissacrazione continua.
Ecco che nel Musical Gesù è pure malvagio.Quando una folla di bisognosi e malati,
e lebbrosi preme per ricevere guarigioni,conforto e consolazione,
Gesù dice loro con furia"Siete troppi-non spingete!Non ce la faccio-non premete!
Guaritevi da soli,lasciatmi in pace"Questa è la pura e semplice negazone della
più importante verità del vangelo:la divinità del Signore Gesù.
Gesù,nel Musical non solo è libertino e malvagio,è anche un essere insicuro,triste, stanco,
è confuso e no sa realmente chi è,perché deve morire,e si ribbella a Dio,perché lo fa morire
senza un motivo:"Mostrami adesso che non sarò ucciso invano..........................................
.....Mostrami che c'è uno scopo perché mi vuo fare morire.Sei molto astuto sul dove e sul come,ma non così
esperto sul perché"Quindi abbiamo un Gesù che bestemmia Dio,e poi continua a urlare a Dio,
dicendogli di inchiodarlo e ucciderlo adesso prima che lui cambi idea,vere bstemmie
che rendono Gesù il contrario di come è descritto nel Vangelo.
Anche Giuda nel Musical accusa Dio di averlo usato;"Dio!Non saprò mai perchè mi hai scelto per il tuo
crimine,il tuo ripugnante,crudele crimine!Tu mi hai assssinato!"
Però poi nel Musical,vediamo che Giuda,dopo essersi impiccato,muore e diventa un Angelo,
e scende dal cielo con altri Angeli e prende in giro Gesù che si trova sulla croce,dicendogli
che si è fatto crocifiggere invano.
Gesù,nel Musical,muore crocifisso,non risorge,infatti non è Figlio di Dio ma un pazzo peccatore
libertino e malvagio.
Che atei amino questo Musical è normale,ma chi si dice cristiano ed accetta questo Musical,
nega la sua fede ed è un ipocrita e bestemmia Dio,le Sacre Scritture e il Signore Gesù.
Se Gesù fosse stato come quello del Musical,il cristianesimo non sarebe mai nato,e
nessuno conoscerebbe Gesù ora.
**********************************************************
ORMAI DENTRO LA CHIESA CATTOLICA REGNA SATANA
JCS PROMOSSO DAL VATICANO CHIESA CATTOLICA
Da molto tempo c'è questo atteggiamento blasfemo,già gli anni 70,mentre in tutta Italia,le canzoni
del musical,blasfemo,Jesus Christ Supertstar,erano censurate,venivano radiotrasmesse,
da Radio-Vaticana.JCS, ormai è diventata un opera di culto cattolico,perfino ai bambini la fanno recitare
sull'altare delle chiese,vediamo le bambine che cantano a Gesù un amore sessuale,definendolo uno
dei tanti che va a prostitute,e i bambini fanno la parte di un Gesù,cattivo,che manda via con crudeltà,
i malati che gli chiedono aiuto,un Gesù,che si arrabbia contro l'Onnipotente,perché,lo fa morire
senza un motivo.
Quante bestemmie, tutto accade anche perchè,i cattolici,sono ignoranti non posseggono Bibbie,
ne conoscono il Vangelo, in chiesa nemmeno si legge il Vangelo, si preferiscono, citazioni
da religioni pagane.
Le chiese cattoliche alla pari delle protestanti, sono diventati teatri e discoteche con tutti i tipi di musica,
compresa la satanica rock.
Il clero e i teologi cattolici,sempre più dichiarano,che i fatti del Vangelo,sono leggende,mentre sempre
più approvano e appoggiano, films blasfemi contro Gesù.
Ora si ci mettono pure le suore a diffondere JCS !
(1) Perfino lo citano come Vangelo di Matteo;
Figlie di S. Maria della Provvidenza - Provincia "Beati Luigi e Chiara" - Via Statale per Lecco, 20 - 22100 Como (Italia)
Video:
http://singasyougo.blogspot.com/2010/03/hosanna-jesus-christ-superstar.html
http://www.cgfsmp.org/
***********************************************************
UN AVVERTIMENTO A TUTTI COLORO CHE FANNO OPERE BLASFEME CONTRO GESU'
Tutti dovremo un giorno comparire davanti al vero Signore Gesù Cristo,
non davanti a quello partorito dall’immaginazione di qualche ateo ma al Giudice di tutta la terra.
Il nostro destino eterno dipende dal rapporto che avremo avuto con Lui.
V.Giovanni:
3, 36
"Chi crede nel Figlio ha vita eterna; chi invece rifiuta di credere
al Figlio non vedrà la vita, ma l'ira di Dio rimane su di lui"
Chi nega la divinità di Gesù è l'anticristo, quindi un dannato in eterno.
Prima Lettera Giovani:
2, 22-23
Chi è il menzognero se non colui che nega che Gesù è il Cristo? L'anticristo è colui che nega il Padre e il Figlio.
Chiunque nega il Figlio, non possiede nemmeno il Padre; chi professa la sua fede nel Figlio possiede anche il Padre.
4, 2-3
Da questo potete riconoscere lo spirito di Dio: ogni spirito che riconosce che Gesù Cristo è venuto nella carne, è da Dio;
ogni spirito che non riconosce Gesù, non è da Dio. Questo è lo spirito dell'anticristo che, come avete udito, viene, anzi è già nel mondo.
Gesù ci ha avvertiti riguardo le bestemmie contro di Lui.
V. Matteo:
12, 30-37
12,30] Chi non è con me è contro di me, e chi non raccoglie con me, disperde.
[31] Perciò io vi dico: Qualunque peccato e bestemmia sarà perdonata agli uomini, ma la bestemmia contro lo Spirito non sarà perdonata.
[32] A chiunque parlerà male del Figlio dell'uomo sarà perdonato; ma la bestemmia contro lo Spirito, non gli sarà perdonata né in questo secolo, né in quello futuro.
[33] Se prendete un albero buono, anche il suo frutto sarà buono; se prendete un albero cattivo, anche il suo frutto sarà cattivo: dal frutto infatti si conosce l'albero.
[34] Razza di vipere, come potete dire cose buone, voi che siete cattivi? Poiché la bocca parla dalla pienezza del cuore.
[35] L'uomo buono dal suo buon tesoro trae cose buone, mentre l'uomo cattivo dal suo cattivo tesoro trae cose cattive.
[36] Ma io vi dico che di ogni parola infondata gli uomini renderanno conto nel giorno del giudizio;
[37] poiché in base alle tue parole sarai giustificato e in base alle tue parole sarai condannato".
Non abbiamo bisogno di opere blasfeme su Gesù,
ma solo il Vangelo è verità salvifica!
San Paolo ci ha avvertiti.
Lettera a Galati:
1,8-9
Orbene, se anche noi stessi o un angelo dal cielo vi predicasse un
vangelo diverso da quello che vi abbiamo predicato, sia anàtema!
L'abbiamo gia detto e ora lo ripeto: se qualcuno vi predica un
vangelo diverso da quello che avete ricevuto, sia anàtema!
N.B. Sia Anatema corrisponde, sia maletto e vada all'inferno !
Citazioni Bibbia
http://www.vatican.va/archive/ITA0001/_INDEX.HTM
http://sites.google.com/site/centroantiblasfemia/
http://sites.google.com/site/centroantiblasfemia/Home/la-chiesa-dei-santi-gervaso-e-protaso-di-parabiagio-mi-ha-festeggiato-l-anniversario-con-il-musical-blasfemo-jesus-christ-superstar
Iscriviti a:
Post (Atom)